venerdì 21 dicembre 2012

Uniti

Mai come in questo momento il pensiero di molti italiani potrebbe essere unito. Le logiche e i patrimoni culturali di opinioni diversissime si incontrano in un punto: la ricerca di una vera democrazia basata sull'onestà e il bene di tutti. Mai come in questo momento il Paese avrebbe l'occasione di riscattarsi. Infatti, sembra questo, un periodo confuso e senza futuro, o addirittura quello della rovina. Questa potrebbe anche non essere la realtà o nasconderne una positiva. Penso che la Provvidenza stia offrendo a tutti la possibilità dell'incontro. 
Oggi  il voto è svuotato e per questo ci sarebbe l'occasione di riscoprire il senso che dovrebbe avere. Mai come oggi l'astensione è così vicina al voto e viceversa. Infatti, nell'attuale panorama, entrambe non avranno nessun peso. Il futuro dello Stato poggia sull'immobilismo delle posizioni e sulla mancanza di proposte realmente valide. Inoltre, la realtà supera il pensiero di qualsiasi Cittadino, sia esso democratico o meno, di destra o di sinistra, progressista o conservatore. Stiamo per assistere ad una campagna senza contenuti e senza soluzioni. Assisteremo già prostrati dalle ingiuste "tasse montiane" alle promesse irrealizzabili di partiti, partitini e movimenti. Assisteremo a programmi televisivi, talk show, leggeremo i giornali, ascolteremo le radio, con una rabbia sempre meno latente. Anche Internet, seguito più dai giovani non sposterà questo dato di fatto. L'unica cosa certa è che la democrazia è morta, almeno per il momento. Solo collaborando si potrebbe uscire da questa situazione, dove le parole Italia, Repubblica, Patria dovrebbero appartenere e unire tutti e essere utilizzate solo da noi Cittadini offesi, tutti nessuno escluso, dai nostri egoismi e da quelli delle nazioni nostre sorelle. L'apertura, la disponibilità verso tutti e tra tutti è vita, è migliore vita perché aperta ai valori della Giustizia e della Libertà.

giovedì 20 dicembre 2012

A monte tutti i discorsi. Il 24 febbraio  andate pure a votare, tanto sarà come non andarci.


martedì 18 dicembre 2012

Il Centro Comunitario

Uno Stato senza partiti, perché negarci questa possibilità? Escludere questa alternativa è limitare la creatività dell'uomo. I partiti esistono non per rappresentare la Sovranità dei cittadini, ma solo per la conquista del potere, questo è il loro assoluto fine. Mentre andiamo verso una catastrofe, non conviene forse pensare a delle soluzioni? Capitini parlava "di un "centro" comunitario, che non si schiera contro gli altri partiti, ma è aperto all'iniziativa di tutti, non impone dogmi ma discute problemi, non conosce privilegi di tessera, né poteri di funzionari" da N. Bobbio "Il pensiero di Aldo Capitini"

martedì 11 dicembre 2012

..e se arrivasse un popolo spartano....

Eccoli qui gli italiani. Fanno bene, certo che fanno bene, ma una democrazia chiede ai cittadini più onestà e partecipazione. Chiede una visione più ampia, rispetto al proprio orticello. Gli Ateniesi armavano le loro triremi e dovevano mantenerle efficienti, oltre che a mettersi agli scalmi. Non ostante questo gli Spartani li vindero, anche sul mare, dove erano più forti e sapete perché? Perché alcuni Ateniesi si comportarono come questi italiani. Gli Spartani dimostrarono agli Ateniesi che una democrazia richiede lo sforzo di tutti. Loro, infatti, erano più uniti e pensavano che lo stato fossero loro, eppure non erano una democrazia? Chissà se arriverà qualche popolo spartano a insegnarcelo!


Signor presidente mi sono rotto i c.......


Circola questo messaggio, da qualche tempo, su Facebook.
Ritengo che in questa ipotesi, ci sia un'area di rischio, infatti, il presidente del seggio, essendo l'articolo della legge elettorale - come potrebbe esserlo d'altronde - non preciso, sarebbe capace di considerare chi fa questa richiesta, un disturbatore del buon andamento delle elezioni e richiedere l'intervento della forza pubblica. 
Certo dopo si potrebbe fare una denuncia, ma a che servirebbe! Da soli si è troppo deboli, per questo sostengo che la rinuncia e il rifiuto al voto debba essere espressione di un "movimento". Queste azioni hanno senso se sono fatte da un numero di cittadini rilevante, altrimenti restano solo uno sfogo senza alcun significato e anche inutilmente pericoloso. O si raggiunge un obiettivo preciso, appoggiato da un programma, oppure è assolutamente inutile qualsiasi tipo di astensione.
Una mia amica mi ha fatto presente che il discorso che ho scritto qui sopra possa indurre paura. Preciso il mio pensiero: ritengo che i singoli siano atomi sperduti e che solo uniti possano formare un corpo. Non è mia intenzione diffondere la paura, ma al contrario, allargare il discorso, che è quello che come umile atomo sto' cercando di fare da qualche tempo. Infatti, è diverso dire "noi abbiamo una proposta per rifondare la Democrazia" dal far scrivere "non c'è nessuno che mi rappresenti". Il primo è un atteggiamento costruttivo, il secondo è solo un rifiuto. Sono così convinto della mia idea che devo farla risaltare ogni volta che ho l'occasione e questo "annuncio", me ne ha data l'occasione. 
So che è difficile capire quello che sogno, infatti, pochi lo comprendono perché si realizzerà tra molti anni, meglio dire secoli, ma la strada dell'uomo è segnata e conduce alla Libertà e alla Pace. Già oggi però, un movimento pacifico, con un programma steso da un "corpo" di Cittadini, che desiderano riprendersi la Sovranità perduta è un sogno realizzabile, basta che tanti lo vogliano. Sarebbe una marcia inarrestabile!

sabato 8 dicembre 2012

Razza ignorante

Ma è mai possibile o porco di un cane che questi ladri e conniventi non abbiano capito che il Paese è stanco, così demoralizzato da accettare passivamente una "dittatura bianca". Il Paese non può sopportare né una crisi di governo, né una campagna elettorale che non sia serena e costruttiva. Questo Paese ha bisogno di gente seria e intelligente, altro che attori e imprenditori rincitrulliti.

Contro la corruzione e l'illegalità.

Dopo aver letto questo articolo mi sono sentito meno solo e più felice.

http://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.lib21.org%2Fcontro-la-corruzione-e-lillegalita%2F&h=1AQGDYTnP&s=1

Il fantasma Berlusconi e i patrimoni perduti. (Lettera a un'amica).


Un profondo cambiamento non può avvenire se non si trasforma in un movimento rivoluzionario. La mia è un'ipotesi irrealizzabile, posso insistere, ma cosa può fare uno sconosciuto! Il blog dovrebbe avere milioni di aderenti. Mi rendo conto che è follia. Il fatto principale non è non votare, ma muoversi per andare a non votare e prima stendere un programma. Ho già scritto le linee guida, ma da qui non posso andare avanti per incompetenza. Rimane il fatto che votare dei ladri e dei conniventi per me è altrettanto impossibile e dovrebbe esserlo per tutti. Non è Berlusconi il pericolo, non è che un pessimo italiano, che ha completato la distruzione del suo paese, ma la massa di italiani che nell'illusione di difendere le loro proprietà e interessi potrebbero votarlo, senza comprendere che i loro patrimoni, così come stanno andando le cose, diventeranno un peso. Sto scrivendo dei patrimoni fatti onestamente, perché quelli dei ladri e dei conniventi sono già nei "paradisi fiscali". Questi patrimoni, invece, saranno tassati, non daranno reddito e saranno invendibili! Stiamo affondando, vogliono portarci alla povertà, l'unica possibilità è ribellarsi sapendo che anche in questo caso diventeremo più poveri, ma con la possibilità di ricostruire il nostro Paese.
Il PD è un partito, l'unico, ma deve cambiare e anche al suo interno sicuramente ci sono persone compromesse, non può che essere che così. Inoltre, se Bersani non aprirà il partito al rinnovamento, fallirà. È pensabile che D'Alema, Bindi, eccetera si facciano da parte? I vecchi comunisti sapranno riconoscere di essere tali, anche quelli che votano? Dubito, ma vorrei tanto essere smentito. Oggi, a un Autogrill ho visto tantissimo giovani, erano tantissimi, sono passato in mezzo a loro, erano belli, ridevano, erano entusiasti di essere insieme, è per loro che noi "vecchi" con un po' di sale nella zucca dovremmo cambiare, che dovremmo ritornare giovani e togliere tutte le sovrastrutture del passato dalla nostra testa. Il mondo è cambiato e quello in cui credevamo non c'è più, non serve più. Possiamo tornare a credere nel futuro e batterci, più che nel passato e più onestamente, senza tradire i nostri ideali, come molti hanno già fatto.

mercoledì 5 dicembre 2012

La decisione della Consulta non è trasparente.


Personalmente ritengo che nel nostro Paese sia in atto una “dittatura chiusa”, accettata dai partiti in base a “richieste europee”.
Se non è così, mi aspetto che il Presidente della Repubblica dia dei chiarimenti ai cittadini, dopo la decisione della Consulta. 
E’ poco importante sapere cosa contenevano le intercettazioni, infatti, personalmente penso che nel suo ruolo il Capo dello Stato abbia sicuramente agito per il bene del Paese, ma proprio per questo mi aspetto di sentirlo presto in TV a rete unificate.

Questo per fare un esempio, che a molti italiani piace tanto, i Presidenti degli Stati Uniti l'hanno fatto più volte in passato.

martedì 4 dicembre 2012

Le Linee Guida di "Votosilenzioso"


Abbiamo la possibilità di scegliere il futuro del nostro Paese. Sono sicuro che sia possibile, ma abbandonando definitivamente la strada seguita sin qui.

E’ evidente che qualsiasi programma deve misurarsi con due ostacoli insormontabili:

1.            La situazione delle finanze pubbliche impedirà la sua realizzazione; 
2.            la domanda non potrà essere stimolata perché è soffocata dagli impegni europei, con dirette conseguenze sulle Finanze Pubbliche.   

Tutti i programmi che in questi giorni ho letto dei diversi partiti o persone, sono solo delle proposte, oserei dire delle speranze basate sul nulla.

Infatti, un programma dovrebbe avere degli obiettivi, una strategia per poterli realizzare, delle indicazioni dei mezzi finanziari necessari per raggiungerli e infine un’indicazione dei tempi necessari per finalizzarli.

Per stendere un programma in tal senso, non occorrono molte parole, a me mancano i dati, ma questo non mi impedisce di stendere delle linee guida, insomma una strategia che sia il più semplice possibile e comprensibile da tutti i Cittadini e poi, un domani, chiedere a degli esperti di riempirla con i dati scientifici ed economici necessari, compresi i tempi per realizzare il tutto.

Linee Guida

OBIETTIVO
Il principale e fondamentale obiettivo è ridare speranza ai Cittadini. La speranza nel futuro richiede il cambiamento di tutti.

STRATEGIA
Il diritto al lavoro, allo studio e alla salute sono prioritari. Qualsiasi Stato degno di questo nome ha senso, se non si regge su questi fondamentali diritti.

A. Per rilanciare il lavoro bisogna individuare le aree in cui il Paese può diventare concorrenziale, come ad esempio:

1.            il turismo, con tutto quello che esso comprende, ma soprattutto badando al rilancio del patrimonio    culturale;

2.            La produzione agricola e alimentare, che già ora primeggia nel Mondo;

3.            La piccola e media impresa capace, già ora di sviluppare creatività e che quindi ha le risorse già da ora per entrare in segmenti di mercato trascurati o malamente coperti dalla grande industria;

4.            la creatività vista nella sua visione più ampia del termine;

5.            la capacità dei nostri scienziati, che è riconosciuta in tutto il Mondo, valorizzandola e utilizzandola per sviluppare nuovi beni e servizi o migliorando quelli esistenti.

Queste sono delle ipotesi dettate dal buon senso, sicuramente è inutile disperdersi in attività che non possono creare risorse, bisogna individuarne delle nuove e per farlo è indispensabile una classe dirigente, intelligente, creativa, disposta al rischio e quindi, pronta a mettere in gioco il proprio patrimonio economico, evitando di disperderlo nei “paradisi fiscali”.

B. La scuola e le università sono fondamentali, solo con la cultura e la scienza è possibile individuare nuove attività che preparino il Paese alla competitività del mercato globale. Bisogna ridare dignità agli insegnanti e ai professori, in modo che possano coprire la loro fondamentale missione con entusiasmo. Con una scuola rigenerata e con docenti gratificati sarà più facile dare speranza ai giovani.

C. Lo Stato deve garantire le cure e l’assistenza ai suoi Cittadini. Un Paese privo di questo diritto è vuoto. Abbiamo uno dei migliori sistemi sanitari al mondo, sarà necessario individuare il miglio modo per mantenerlo tale. Un Cittadino in buona salute è una garanzia per il futuro. Un anziano che vive dignitosamente ne è il fiore all’occhiello.

D. Gli obiettivi andranno raggiunti con un piano pluriennale, condiviso da tutti: partiti, sindacati e lobbie, anche quelle escluse. In una Democrazia parlare di vincitori e vinti è un errore. Ci deve essere chi ha la responsabilità di guidare, per un determinato periodo, il Paese e chi deve controllare che tutto proceda nel modo giusto. Un Piano Pluriennale può raggiungere i risultati annullando gli “stop & go” che dalla nascita della Repubblica ci sono stati.

EVIDENZE A SUPPORTO
Saranno anni difficili, ma diversamente da quello che ci è stati chiesto sino ad ora, saranno chiari sin dall’inizio, perché illuminati da obiettivi.

E’ indispensabile perché il piano abbia successo, che l’onestà diventi il patrimonio culturale di tutti. La giustizia dovrà essere inflessibile con chi ruba allo Stato. Chi ruba allo Stato perderà automaticamente la cittadinanza, con tutto quello che consegue.

TEMPI
Ci vorranno molti anni, ma se ai Cittadini risultasse chiaro il percorso da fare, potrebbero finalmente condividere la vita del loro Stato, cosa che sino ad ora non è mai stata fatta.

Come zittire "Votosilenzioso"


I partiti e i movimenti dovrebbero pensare più in grande, forse a una Nuova Costituente. 
Unirsi per rincominciare. Infatti, noi non siamo più in una democrazia, siamo commissariati, una specie di dittatura internazionale, con il capo dello stato a garanzia. Infondo sarebbe più onesto che le elezioni fossero rimandate "sine die".
I programmi dei partiti e dei movimenti, sono solo beate speranze, le finanze dello Stato non permetteranno nulla, la domanda resterà quella che è, o peggiorerà e le finanze diventeranno ancora meno. 
L'unica possibilità è rifondare la Democrazia, ma ci vuole molta onestà intellettuale per ammetterlo e molto coraggio.
Stabilire politicamente un governo di Unità Nazionale ci darebbe forse la possibilità di respirare e sentirci più Liberi di rincominciare veramente. 

lunedì 3 dicembre 2012

Alfio Marchini e Gabriele Centazzo, ecco due industriali da tenere in considerazione, che si stanno muovendo. Credo che all'interno di un movimento fatto da Cittadini, le loro idee potrebbero essere utili.

Sicuramente, queste due persone stanno proponendo delle possibilità, ma queste possono diventare realtà solo se condivise con un movimento di Cittadini.

Mi rendo conto che la mia ipotesi di far nascere qualche cosa di nuovo partendo senza alcun supporto politico ed economico sia assolutamente visionario, ma sono convinto che il nostro Paese potrà fondare la Democrazia solo se questa è richiesta e voluta dai Cittadini.

Ho lanciato questo blog appoggiandomi solo sulle mie scarse capacità, ma è per questo, proprio perché l’invito parte da uno qualsiasi, che ha valore.

Questo blog parte dal nulla economico e politico perché, secondo me, è dal nulla che deve ripartire il Paese.

Un nulla fantastico e dirompente, quello fatto dai Cittadini. Invito i tanti Alfio Marchini e Gabriele Centazzo ad associarsi a questo blog, come semplici cittadini, disarmati come tutti gli altri, ma carichi di un grande entusiasmo!

domenica 2 dicembre 2012

I Cittadini hanno il potere!

.......
Il potere di sognare / di dettare le regole
di lottare per cacciare dal mondo i folli
è promulgata la legge della gente
è promulgata la legge della gente
Ascolta:
Io credo che tutto quello che sogniamo
può arrivare e può farci arrivare alla nostra unione
noi possiamo rivoltare il mondo
noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra
noi abbiamo il potere
La gente ha il potere ...

sabato 1 dicembre 2012

Penso che ci sia un'opportunità


Penso che il voto debba tornare o debba essere segreto.
Dovremmo poter ascoltare quello che hanno da proporci, in silenzio e poi andare a votare.

Penso che prima di questo, i cittadini debbano essere ascoltati e compresi dai politici, dagli opinion leader e da molti uomini di comunicazione.

Penso che la troppa informazione e disinformazione ci abbia obnubilato il cervello.
.
Penso a chi ha la fortuna o la sfortuna che le sue impressioni possano pesare sulle scelte, anche di un singolo cittadino, e penso che debba limitarsi a esprimere opinioni.

Penso che nessuno, di quelli che pretendono di avere il voto, in questa fase storica del paese, lo meriti.

Penso che i cittadini debbano comprendere che l’epoca degli “stregoni” deve chiudersi a favore finalmente della nascita della Democrazia.

Penso che troppo male sia stato fatto nel passato e prosegue nel presente, le ferite sono aperte.

Penso che uno “stregone” chiunque esso sia e chiunque abbia alle sue spalle non serve.

Penso che il nostro Paese meriti di più. Merita un vero partito!

martedì 27 novembre 2012

Affamati e folli!


Noi Cittadini siamo il corpo sovrano, noi singoli individui siamo tenuti a studiare e apprendere il significato di quello che accade intorno a noi. 

Delegare è complesso e richiede molto più impegno di quello che ogni singolo individuo della collettività fa oggi.

Badare ai propri interessi trascurando ciò che avviene realmente intorno a noi, significa perdere una parte cospicua dei nostri stessi interessi.

E’ la nostra cecità, indotta anche dai mezzi di comunicazione, che ha lasciato spazio alla crescita costante di quanto di più brutto, esiste in Italia.

Ognuno di noi è libero e tutto quello che noi diamo allo Stato, deve essere unicamente la parte il cui uso è importante per la comunità, se quello cui rinunciamo, è rubato o utilizzato malamente e per fare del male al nostro Paese, noi siamo tenuti a ribellarci.

Se il Sistema è marcio e non recuperabile, il Cittadino è tenuto a ribellarsi, la Rivoluzione non è qualche cosa di orribile e un diritto!

I nostri politici pessimi o buoni sono responsabili di quello che sta accadendo. I buoni come i cattivi sono responsabili perché hanno lasciato che i pessimi agissero a loro piacimento. Così i nostri “tributi” sono stati rubati, quello cui abbiamo rinunciato e quelli che oggi siamo costretti a rinunciare vanno a coprire le perdite per furti fatti in un passato lontano e recente. A tutto questo si aggiungono le mafie e purtroppo gli evasori.

Votare è giusto, ma bisogna sapere a cosa serve il nostro voto e oggi non si capisce, eppure la risposta è semplice!

Noi abbiamo accettato una “paradittatura” internazionale, un governo che non è riuscito a dare speranza, che non crea la ben che minima prospettiva, un governo non liberale, ottuso e impotente, che si glorifica da solo in modo ingiustificabile.

Noi siamo il corpo sovrano, spetta a noi ridare speranza a questo Paese e per poterlo fare dobbiamo essere folli e affamati.

Affamati e folli! 

Sì dovremmo essere affamati di Conoscenza, di amore per il Mondo, per gli esseri viventi. 
Dovremmo essere affamati di Libertà, che è possibile raggiungere solo rispettando la Libertà degli altri. Essere affamati di Giustizia. Dovremmo essere così affamati, da essere pronti a cambiare idea, così affamati da mantenere tenue e morbido il nostro intelletto. 
Affamati di creatività, quella che fa bene a tutto e che nel Silenzio è armonia.

Folli! Si dovremmo essere folli per non cadere nella trappola dell’abitudine, della ripetitività. 
Così folli da essere pronti a sacrificare la nostra vita per il bene di tutti, ma senza concedere a nessuno la nostra Libertà, soprattutto se a chiedercelo, è solo un uomo, chiunque esso sia. Fosse egli anche un santo, un profeta o anche il Messia. 
Dovremmo essere folli d’amore per la Libertà.

Se siete riusciti a leggere sino a qui senza chiusure precostituite, eccezioni e paure allora siete pronti a battervi per il bene del vostro Stato.

lunedì 26 novembre 2012

Date significato alla parola Cittadini. Svegliatevi!


Care amiche e amici, 

circa venti giorni fa ho deciso di aprire il blog “Votosilenzioso” perché soffrivo e soffro per la situazione drammatica del nostro Paese. Sono solo un Cittadino, ma ritengo che ogni cittadino abbia il diritto di partecipare e di vivere la democrazia intensamente.
Sono convinto che la Democrazia debba essere realizzata e che in Italia non sia mai veramente nata.
Penso che il Sistema sia morente e che continuare a votare significhi mantenerlo in vita, inutilmente.
Penso che rinunciare a votare significhi partecipare alla vita democratica e per questo debba essere considerato come voto espresso.
Lo Stato che non considera l’astensione non è democratico.
Astenersi quindi, significa prendere una decisione attiva, che deve essere progettuale, questa è la differenza di cui parlo nel mio blog. Andare semplicemente a non votare ha poco significato.
L’Astensione deve diventare un progetto fondante e i Cittadini che lo condividono sono invitati a realizzare il nuovo, iniziando da subito.
Penso a un “movimento”, ma realmente partecipativo e coordinato da Cittadini che hanno le competenze per riunire e trasformare in programma, gli “stimoli” di tutti.
Per far questo ho bisogno di supporto da persone che hanno competenze maggiori delle mie. Il blog, infatti, dovrebbe diventare di tutti quelli che vogliono esprimere il loro parere e appoggiare l’ipotesi.
Perché l’ipotesi diventi un’idea, ho bisogno che i Cittadini partecipino, questo è l’invito che faccio a tutti. 
I Cittadini sono lo Stato e se non lo capiscono, saranno sempre schiavi di partiti decadenti e di singoli uomini che pensano solo al potere.
Vi chiedo di trasformare tutti insieme, l'astensione in azione! 

"Votosilenzioso" è di più!


ATTENZIONE! Gira, da un po' di tempo, nel web un testo chiamato "Astensionismo partecipativo”, tale testo non ha nulla in comune con "Votosilenzioso".

"Votosilensioso" è molto di più, perché è un progetto politico, anzi è un invito fatto da un Cittadino a tutti i Cittadini, di diventare ognuno parte attiva per realizzare un nuovo modo di vivere e pensare la politica.

“Votosilenzioso” è molto di più di una semplice astensione, è una vera ipotesi di movimento per la ri-nascita o meglio nascita della Democrazia in Italia.

“Votosilenzioso” è Libertà.

“Votosilenzioso” è un’ipotesi nuova, coraggiosa e attiva.

“Votosilenzioso” è più di un semplice e inutile voto di protesta.

“Votosilenzioso” è di più!







sabato 24 novembre 2012

giovedì 22 novembre 2012

All that remains is the "Resistance"!


Read the link!

http://www.huffingtonpost.it/2012/11/22/napolitano-monti-non-puo-canidarsi-ma-ce_n_2175141.html?utm_hp_ref=tw

Do you know what this means?
Means that Monti is there, we are in a "international dictatorship."
If The citizens will go to vote, whatever be their vote, will be confirmed this dictatorship.
We will become increasingly poor and we will lose our Freedom
The U.S. and Germany support Monti, the parties do not have leaders and  they are not  parties.

Sir, all is over, there is only the "Resistance."

Non resta che la "Resistenza"

Leggete il link!

http://www.huffingtonpost.it/2012/11/22/napolitano-monti-non-puo-canidarsi-ma-ce_n_2175141.html?utm_hp_ref=tw

Sapete cosa vuol dire questo? 
Significa che Monti è lì, siamo in piena "dittatura internazionale".
Noi cittadini andando a votare, chiunque si voti, andremo a confermare questa dittatura. 
Diventeremo sempre più poveri e meno liberi. 
Gli USA e la Germania contano molto su Monti e i partiti non hanno dei leader e nemmeno un partito. 

Signori è finita, non resta che la "Resistenza".

martedì 20 novembre 2012

Torrenti e fiumi


Un giorno un mio capo mi disse “…in fondo sei un sopravvissuto”, affermava la verità!
Chi si batte però, non si offende mai e rincomincia a combattere con le armi che Dio o il Fato, se preferite, gli ha dato.
Non so come ho fatto ad arrivare fin qui, il mio fiume è un torrente e così non ho potuto fermarmi lungo le sue sponde a osservarlo come fa un saggio taoista, mi ha travolto.
Un giorno, l’ho guardato e ho visto che in realtà non andava verso la valle, ma si muove in senso inverso ai fiumi e mi sono fermato.
Ognuno di noi ha un compito e non se ne accorge, sono tanti piccoli, minuscoli movimenti, ma ognuno è importante per l’altro, anche chi è un pessimo individuo, per questo non spetta a noi giudicarlo, ma fermarlo si!
Così è nato “Votosilenzioso” osservando il torrente in salita e i fiumi in discesa. 

sabato 17 novembre 2012

Pellizza Da Volpedo oggi!


Bella questa reinterpretazione che ho trovato su Facebook. 
E’ evidente una differenza rispetto a quello che è successo in questi giorni. Infatti, i lavoratori di Pellizza, non hanno scudi e caschi, esprimono un concetto di compostezza, sicurezza e soprattutto Non-violenza

Da questa reinterpretazione possiamo tutti comprendere, visivamente, il significato di Non-violenza, anche e soprattutto i Cittadini poliziotto. 

W la Non-violenza, W la Libertà, W la Democrazia. Abbasso i politici ladri e conniventi. W i Cittadini! 

W Votosilenzioso!

Il Silenzio e Gerusalemme

Penso che le tre religioni monoteiste siano molto lontane da Dio. L’hanno dimostrato nel corso dei secoli e continuano a dimostrarlo. Intorno a noi c’è uno splendido Silenzio e loro pretendono di farLo parlare. Ogni singolo uomo ha diritto di morire quando questo Silenzio si chiude sopra di lui, e loro assurgono a giudici e carnefici uccidendo e massacrando. La Città Eterna si espande ovunque e loro non la rispettano. Noi, come singoli umani, nel nostro silenzio, forse riusciamo a cogliere la Sua potenza, per questo dovremmo condannare equamente gli uomini che pretendono di uccidere nel Suo nome, chiunque essi siano e qualsiasi religione essi professino.

venerdì 16 novembre 2012

Votosilenzioso is in mourning, because as a father I join in the sorrow of Jihad Al-Masharawi. Silence!

Silence!

Votosilenzioso è in lutto, perché come padre mi unisco al dolore di Jihad Al-Masharawi. Silenzio!

Silenzio!

Siamo tutti responsabili di questo dolore.

http://www.repubblica.it/esteri/2012/11/16/foto/gaza_il_dramma_del_piccolo_omar_figlio_del_cameraman_della_bbc-46784540/1/

Penso a dopo la Costituente.


Ho risposto a una mia cara amica che mi ha espresso i suoi dubbi e mi ha posto una domanda precisa.

“I miei dubbi: o l'obiezione di coscienza (il non-voto silenzioso) provoca una profonda conversione di ciò contro cui si obietta, o ne provoca semplicemente la fine... torniamo a prima della Costituente, a prima della Resistenza, come se ci fossimo fermati al 25 luglio 1943?”

Ho risposto così.

“Penso a dopo la Costituente. Quello cui penso, è diverso dall'astensione, infatti, è azione. E' quasi un partito, un movimento ri-fondativo. Penso a un'attivazione prima delle elezioni. Più ci penso e più mi convinco, che la scheda elettorale dovrebbe prevedere lo spazio per il simbolo "Votosilenzioso", ma questo è un'ipotesi da approfondire. 
In "Votosilenzioso" non è previsto un leader ma un gruppo di Cittadini con l'esperienza e la volontà per guidare il movimento.
Insomma, molti "portavoce" capaci di dialogare tra loro e con gli altri - quelli la pensano diversamente - utilizzando il dialogo e i principi della Non-violenza. 
Mi fermo qui perché l'ipotesi è complessa e va costruita insieme a Cittadini che ci credono. Da solo è e resterà solo un sogno, che però mi sta dando molta serenità e Libertà”.

mercoledì 14 novembre 2012

Esempio di violenza e Non-violenza.


Com'è possibile che un uomo pensi di colpire, alla schiena, un'altro uomo che camminando si sta allontanando.

Nota: spero sia un trucco fotografico! Validissimo però per spiegare il concetto


‎"Alcuni uomini vedono le cose così come sono e si chiedono perché? Io sogno le cose come non sono mai state e dico: perché no?" George Bernard Shaw.

Aggiungo "Alcuni uomini e alcune donne vedono le cose come sono e se ne approfittano. Altri sognano di cambiarle" 

Unitevi a Votosilenzioso, tutti insieme come una sola anima cambieremo gli uomini e le donne che se ne approfittano! 

Perché no?!

martedì 13 novembre 2012

Come mai noi continuiamo a "proteggerli" con il nostro voto?


I corrotti, secondo me, l'ho già scritto e lo riconfermo, andrebbero puniti severamente, con la perdita della cittadinanza! I nostri rappresentanti o sono corrotti o sono conniventi e quindi non dovrebbero più rappresentarci. Nessuno escluso.
Come mai noi continuiamo a "proteggerli" con il nostro voto? Cosa ci aspettiamo da loro? Siamo sicuri che ci rappresentino veramente?
Se andiamo a votarli, automaticamente noi siamo loro conniventi e allora ecco spiegato il motivo per cui a noi va bene la situazione in cui siamo. La vogliamo, ci fa comodo e con il voto la riconfermeremo. Contrariamente a quello che molti dicono e scrivono, non sempre il voto rappresenta la Libertà e la Democrazia, non sempre purtroppo!

Cittadini non rispondete più alle statistiche!

Le percentuali sono una prigione, delle gabbie, dove donne e uomini sono rinchiusi. Sono anche la dimostrazione che i Cittadini non hanno più l’energia per esprimersi, e hanno accettato di diventare numeri. 

Infatti, dovrebbero rifiutarsi di rispondere alle statistiche. 

Cittadini, dite basta alle statistiche. E' semplice non rispondete. E' un altro modo, Non-violento, per mettere in crisi questo sistema.

W la Libertà

lunedì 12 novembre 2012

Ognuno deve fare quello che si senti, è fondamentale!


Chi decide, ad esempio, che votando si sente libero, lo deve fare.

Prima di decidere bisognerebbe meditare con attenzione, analizzando le conseguenze che la scelta potrebbe arrecare agli altri. Come si può fare? 
Cambiando ottica, pensando meno a se stessi. Guardando con distacco ai propri egoismi. Attenuando il desiderio di primeggiare ad ogni costo. Evitando di difendere senza termine e oltre ogni logica, i guadagni e i patrimoni accumulati. Infatti, niente di quello che abbiamo ci appartiene, perché l’abbiamo grazie al sacrificio dell’ultimo degli uomini. 
Nessuno può avere meriti senza la partecipazione del suo prossimo. 
Nessuno può essere primo se non ci fosse l’ultimo.

Quello che penso e che propongo, in questo blog, è un obiettivo molto lontano, ma questo non significa che non sia perseguibile. Ho scelto questa via, e per me significa essere libero.

Ieri sera un mio carissimo amico, chiamiamolo il mio "maestro", mi ha detto "è giusto che tu, nel tuo piccolo orticello proponga il tuo pensiero, non dimenticarti però, che è una Prospettiva e così la devi vivere. Ci vorrà tempo, molto tempo e si realizzerà, noi non la vedremo ".
Preciso, che non desidero aver un "orticello", desidero solo esprimere liberamente il mio pensiero di Cittadino, senza bisogno di filtri e rappresentanti.

Detto questo, rispetto il pensiero, quello profondo di tutti quelli che si sentono parte di una collettività. Rispetto anche il pensiero degli altri, ma faccio molta fatica! 

Noi siamo lo Stato, pensate che grande opportunità stiamo perdendo!

Chi ha voglia può, anzi mi farebbe una grande cortesia, scrivere il suo elenco di opportunità che abbiamo perso nel corso del tempo e quelle che perderemo votando le persone che si stanno proponendo come solutori dei nostri problemi. Infatti, guarda caso parlano sempre di problemi e non di opportunità, strano!

domenica 11 novembre 2012

Il Prof. Monti e i Cittadini italiani. (lettera aperta)

Egregio Professor Monti, 

Lei forse non si è accorto o più probabilmente non ha avuto tempo di considerarlo, che in Italia come cento anni fa, ci sono solo abitanti. Tra l'altro lo Stato ha dovuto contare e conta per sostenersi sugli abitanti che si vedono, ma quelli che si vedono farebbero le stesse cose di quelli che non si vedono. Questo è il motivo per cui nessuno di noi è un Cittadino. Questo Lei non l'ha nemmeno cercato di migliorare, d'altra parte come Lei tutti gli altri prima: re, generali, dittatori e presidenti vari. 

Non è studiando le parole di un inno che si diventa Cittadini, ma pensando di esserlo e desiderandolo intensamente tutti i giorni. Solo diventando "tifosi" del proprio Stato, si diviene Cittadini.

sabato 10 novembre 2012

Il peccato mortale.


Il nostro Paese non potrà mai risollevarsi con le elezioni, di qualsiasi tipo esse siano: primarie, provinciali, regionali, comunali e parlamentari. Sono più di cento anni, a parte gli intermezzi, che andiamo a votare e non abbiamo ancora capito cosa significa Libertà e Democrazia. Credo che tutti dovremmo riflettere su quello che siamo diventati come Cittadini, quello che forse non siamo mai diventati.

Andare a votare è diventato come andarsi a confessare! Senza aver mai fatto la prima confessione. Che è confessare il peccato mortale che continuiamo a commettere andando a votare: la mancanza di rispetto nei confronti del nostro prossimo. L’ingordigia e l’egoismo che ci spingono a votare partiti che fanno, tutti nessun escluso, del male al Paese.

Dovremmo confessare la nostra pochezza, nel pensare che un uomo possa risollevare un Paese.

Che cosa stiamo cercando un “guaritore”, uno “stregone”, un “napoleone”?  Dare il potere a uno significa perdere la propria Libertà. Noi siamo la Democrazia, a noi e solo a noi, dobbiamo attribuire la responsabilità della situazione in cui siamo, e noi solo noi possiamo indicare la giusta direzione per riscattare il Paese. 

E’ giusto che tutti i cittadini siano eleggibili? Ci sto pensando, ma ho già un’idea!


Aspetto opinioni, scrivete nei commenti, basta cliccare su “nessun commento” sotto questo articolo, nel blog. Aspetterò fino a lunedì, non c’è tempo da perdere.

Citoyens a le combat!

Cittadini! Unitevi a Votosilenzioso.


Aprite il sito www.votosilenzioso.blospot.com, la procedura richiede un po’ d’impegno, ma è semplice unirsi, basta volerlo veramente. Fate click sul rettangolo blu con scritto “Unisciti a questo blog”, per unirsi si può utilizzare un account esistente, che è indicato dalla tavola che si apre (google, yahoo, eccetera). Se non si ha un account, bisogna crearne uno con quelli indicati. Creare un account non è un impegno, coraggio! Imparare a utilizzare i “mezzi” messi a disposizione da internet è fondamentale, più vi esercitate e meglio è.
Un nuovo account potrebbe essere la basa della vostra riscossa, l’unione fa la forza.

Questo blog è nato per essere di tutti e quando i tutti saranno tanti,  sarà dirompente. 

Viva la Libertà, Viva la Democrazia!

venerdì 9 novembre 2012

E’ giusto che tutti abbiano il diritto di voto?


Il voto non è un gesto, è una responsabilità che ognuno di noi si assume nei confronti di tutti.

Per votare, prima di tutto, bisognerebbe essere Cittadino, “Citoyenne” alla francese, che significa condividere i principi fondamentali del Paese in cui viviamo. Non è sufficiente essere nato in un paese per essere considerato Cittadino, o almeno lo è, ma poi bisogna riconfermalo tutti i giorni nel corso della nostra  vita. Per questo, secondo me, la Cittadinanza si può acquisire dimostrando di condividere i valori dello Stato, o si può perdere, quando si dimostra il contrario. Chi ruba allo stato dovrebbe perdere la cittadinanza, così come chi evade http://votosilenzioso.blogspot.it/2012/10/perdita-della-cittadinanza.htm.

Diventati Cittadini, si è tutti capaci di analizzare la situazione e alla fine valutare le proposte di chi vorrebbe rappresentarci?

Difficile, infatti, questa scelta dovrebbe richiedere un grande rispetto per il prossimo e non solo per le sue opinioni, ma per la sua vita. Infatti, ogni Cittadino dovrebbe essere responsabile della vita e del benessere dell’altro Cittadino.
Questo valore dovrebbe essere fondamentale per qualsiasi comunità, dalla più piccola alla più grande. Infatti, se nella più piccola comunità, la famiglia non esiste il rispetto, la più grande ne sarà lo specchio.

Per votare bisognerebbe essere Liberi. E’ impossibile essere liberi se non si rispetta il prossimo e se non si è Liberi, è impossibile votare in modo costruttivo ed efficace per il proprio Paese.

Questi valori dovrebbero essere insegnati e appresi.
Infatti, il principale compito di tutte le strutture dedite all'insegnamento dovrebbe essere questo. Scuole, università, chiese, sinagoghe, tutti i luoghi dove si studia e si apprendono i valori religiosi e sociali, comprese le moschee, dovrebbero insegnare il significato di rispetto per il prossimo.
Infine, anche il significato di voto dovrebbe essere insegnato e appreso. Chi oggi, insegna questo importantissimo diritto? Nessuno.
Penso che non siano sufficienti gli anni per avere il diritto al voto, penso che nelle scuole, la scienza più importante dovrebbe essere una materia, chiamiamola: “Scienza del Cittadino[i]”.
Per gli altri che hanno finito gli studi, anche quelli più anziani, un bel libro da studiare a casa e un esame da superare “via internet”, altrimenti a casa.

Naturalmente, come ho già scritto, l’astensione dovrebbe diventare un voto vero e proprio previsto nella grafica della scheda elettorale http://votosilenzioso.blogspot.it/2012/11/la-scheda-elettorale-ha-una-grafica-non.html



[i] Chi non avrà la sufficienza in questa materia non potrà proseguire negli studi.

giovedì 8 novembre 2012

Commento a: La sacrosanta indignazione e i trucchi per manipolarla. di Gad Lerner

Link all'articolo di Gad Lerner: http://www.gadlerner.it/2012/11/08/la-sacrosanta-indignazione-e-i-trucchi-per-manipolarla#comment-1053885

Scrivo questo mio commento, con profondo rispetto per il Suo lavoro e per la Sua professionalità. 
Condivido totalmente il Suo articolo! Noi singoli individui, però, abbiamo la responsabilità di tutto quello che accade intorno a noi. E’ inutile attribuire le colpe alle istituzioni religiose e politiche. Infatti, sono i nostri silenzi individuali, i nostri egoismi, la nostra superbia e il nostro poco amore per il prossimo, che permettono e hanno permesso le malefatte delle potenze politiche e religiose del Mondo. 
Lei Signor Lerner è un “opinion leader”, il Suo è un ruolo scomodo, difficile e pericoloso. Sono un suo ascoltatore da tempo, da quando lavorava a Radio Popolare. La sua trasmissione "L'Infedele", è ben confezionata e condotta, ma un tempo era più aperta, oserei dire più libera. Forse è entrata troppo nel sistema. 
Scrivo questo perché penso che proprio gli anchorman debbano prendere coscienza della necessità di un profondo cambiamento. E' il nostro Paese che lo domanda. 
Oggi bisognerebbe ritornare o tornare alle basi del senso della parola “società”, di comunità. 
Bisognerebbe parlare del senso profondo della parola “libertà”, che significa rispetto e amore per il prossimo. Si dovrebbe parlare del senso profondo e universale della parola “democrazia”. 
Spetta a tutti noi invertire il degrado di questo nostro Paese. Ognuno con le proprie idee ma imparando a dialogare. 
Quanto sarebbe positivo veder colloquiare in modo costruttivo quelli che pretendo di essere i depositari della verità e purtroppo non lo sono.
Utopia, Lei sa meglio di me che il Mondo è cresciuto grazie a questa parola, libera ed eterna. Grazie.

Chi vuol stendere insieme a me il "manifesto" di "Votosilenzioso"?


Aspetterò qualche giorno e poi lo farò da solo!

Capite bene, che un unico Cittadino non è in grado di affrontare un tema così vasto come la fondazione della democrazia, peccherebbe di superbia e inoltre la democrazia è un concetto aperto, solo un "grande respiro" può pensarci.

Inoltre per stendere un programma occorrono competenze diverse, entusiasmo collettivo e tante visioni, creatività e capacità di dialogo.

Un Cittadino da solo è un atomo smarrito nello spazio.

Sono convinto che la mia sia una buona intuizione, ma è solo uno stimolo per un progetto democratico collettivo.

Se veramente c’è gente che vuol cambiare il nostro Paese, è necessario che si opponga a schemi preconfezionati.

Un progetto non può essere nelle mani di poche persone, in particolare un progetto di costruzione democratica.

Uno solo sarebbe come un Grillo non famoso e senza voce.

Alcune persone a me care, mi hanno detto non mollare. NON MOLLO perché sento di essermi buttato in una cosa BUONA.

Le cose BUONE sono facili da scartate, ma proprio per questo sono BUONE!

Chi pensa che un uomo abbia la soluzione per tutti, ha perso definitivamente la Libertà e vivrà prigioniero di se stesso. Volete un Paese popolato di  superbi, malfattori e prigionieri?!

La via non è semplice, ma per riscattarsi bisogna “combattere”.

VIVA LA NON-VIOLENZA, VIVA LA LIBERTÀ’, VIVA LA DEMOCRAZIA!

Dalai Lama: "Co-operation comes from friendship, friendship comes from trust, and trust comes from kind-heartedness".

La cooperazione viene da amicizia, l'amicizia viene dalla fiducia, e la fiducia viene dalla bontà del cuore.

Dedicato ai "pifferai magici"!


mercoledì 7 novembre 2012

Come migliorare la legge elettorale?



Stanno pensando di abolire gli elettori.


Freddura di Emanuela Patti

“Ladri di loro stessi” Blues


Ho incontrato Jesse James, lui si che era un bandito.
Aveva due pistole nella cintola, erano d’argento
 e puzzava di zolfo a un miglio di distanza.
Lui rubava per sé e rischiava la vita ogni giorno.
Non era uno stinco di santo, era un bandito.
Montava a cavallo, rubava, sparava e spariva all'orizzonte.
Questi qui non spariscono mai, rubano e stanno lì.
Rubano senza pistole, senza rischio, rubano stando seduti.
Eh si! Baby sono dei gran farabutti, già Baby
Lo sai come fanno?  Rubano a se stessi. Oh! Yeeeeeee!
Mi dici, ma impossibile!
Già baby, sembra impossibile, ma è così qui da noi in Italy.
Rubano al loro Paese, rubano pescando nelle loro tasche.
Lo sai che fanno baby, si costruiscono casette e comprano
appartamenti costruiti sulla terra che hanno derubato, la loro Terra.
Jasse James era un bandito, lui si che era un bandito.
Gli portarono via la terra e s’incavolò,
così impugnò la pistola e incominciò a sparare.
Sparava e scappava, rubava e correva via come un fulmine.
Oh Baby, giù da noi in Italy, i “ladri di loro stessi” non scappano mai.
Pensa baby, alcuni fanno gli uomini politici, oh! Baby, oh! My God
Pensa baby, alcuni fanno gli amministratori delegati, oh! Baby oh! My God.
Pensa baby, alcuni fanno gli amministratori pubblici, oh! Baby, oh! My God
Dillo a tua mamma baby, quando torni a Chicago.
Raccontale la storia dei “ladri di loro stessi”
Quelli laggiù, che vivono in Italy.

Bigino degli inganni.



L’obiettivo dell’attuale potere, rappresentato dai partiti e dai loro “servitori”, è quello di farvi fare “bum”, oppure spegnere totalmente la vostra capacità di ragionare. Vi prego di non offendervi, quando si fa un’analisi, non si può andare per il sottile.
Mi spiace anche utilizzare il termine “servitori”, purtroppo è duro, ma è giusto che sia così.

“Servitori” si diventa per scelta, per necessità, per opportunismo, per interessi, per nascita, per ordine delle mafie, e altro. Purtroppo si diventa “servitori” anche senza accorgersi.

Alcuni “servitori” sono in buona fede, altri in malafede e penso che questi ultimi siano la maggioranza.
Si diventa sicuramente “servi”, quando si pensa che l’unico modo per risolvere una situazione complessa sia cercare un uomo che risolva tutto. Capite bene che questo è impossibile, perché anche l’uomo migliore può avere dei lati oscuri o fragili e quindi fallirà sicuramente l’obiettivo.
Ho divagato perché volevo scrivere del meccanismo che i poteri utilizzano per offuscare le menti, anche quelle più brillanti dei Cittadini.

Il meccanismo è preciso come gli ingranaggi di un orologio, ma nello stesso tempo, appunto complesso.
Il mezzo principale che lo rende visibile come il quadrante del "Big Ben", è rappresentato dai media.
I media hanno il compito di riversare una marea d’informazioni contrastanti e ridondanti da un lato e dall’altro sopire le menti con trasmissioni e giornali di bassissima qualità.

Ovviamente non tutto è male, ma nell’insieme anche quello che è buono si confonde.

I giornalisti, gli anchorman, gli opinion leader hanno grandi responsabilità in tutto questo. Quando uno di loro si schiera, entra inevitabilmente nel gioco e perdere l’etica della professione. So che è difficile non farlo, ma quando si fa, si è perduti. Questo avviene anche quando si dichiara.

Oggi, purtroppo, è impossibile non fare “bum”, infatti, molte trasmissioni sono condotte in modo che l’informazione sia confusa da una dinamica conflittuale, che è voluta, cercata e proposta.  Quando ci si alza dal divano di casa, si è sconfortati e non si è capito il succo del problema.

Per quanto riguarda i programmi che dovrebbero occuparsi d’informazione, riversano sull'ascoltatore di notizie riguardanti le dinamiche di partito: litigi, opinioni, insulti. La cosa più grave è che l'informazione isola il nostro paese dal resto del mondo. Quello che appare con chiarezza drammatica è che il nostro Paese è popolato da gente ingorda, maleducata e da” ladri di loro stessi”.

La qualità delle trasmissioni di “svago” è molto bassa, non mi dilungo nemmeno.

Infine, arriva il calcio, sport magnifico che è stato ridotto a spettacolo continuo. Ritengo che il calcio abbia gravi responsabile sull’assopimento di molte menti. Questa disciplina sportiva è resa complessa, eppure non c'è nulla di più chiaro di uno sport, attraverso uno stato di conflitto continuo. L'etica di questo sport è sconvolta da una disonesta dilagante, richiamata dall'eccessivo sperpero di denaro, di cui non conosceremo mai il fondo, possiamo però immaginare quanto le mafie ci sguazzino.

So che molti si rivolteranno leggendo questo bigino, ma il mio obiettivo è proprio questo. Chi si sentirà punto, saprà anche, che ho colpito nel segno.

Nota: fare “bum” significa non sapere più dove andare, incavolarsi per tutto, vedere nemici ovunque e infine annullarsi nella disperazione.

martedì 6 novembre 2012

Rimedi alla partitocrazia.


La parte in corsivo è tratta da “Il Dizionario di Politica” in “Rimedi alla partitocrazia” di Gianfranco Pasquino.
Per  modificare l’attuale situazione di dominio dei partiti, per altro in forte decadenza sarebbe auspicabile il mutamento delle regole del gioco politico, attraverso …….riforme istituzionali che introducano situazioni di incertezza e di competitività rinnovata fra i partiti (quanto De Gaulle volle e riuscì a fare contro i partiti francesi e il loro gioco nel 1958, alle origini della V Repubblica; quanto, in una situazione di partenza molto favorevole, le riforme di democratizzazione dei processi di selezione dei candidati e di finanziamento delle campagne hanno fatto nel contesto statunitense approdando all’estremo opposto della decomposizione dei partiti). Anche questa è una strada sulla quale è possibile incamminarsi o con il consenso di tutti i partiti, divenuti consapevoli della gravità e dei guasti della situazione (ma il fenomeno è sicuramente raro), oppure contro tutti i partiti, ma, nel caso italiano, non è affatto chiaro da chi possa scaturire democraticamente l’autorevole iniziativa necessaria. Quanto è richiesto può in parte essere ottenuto attraverso una rigida normativa concernente l’incompatibilità fra cariche e il rinnovo e la rotazione delle cariche. La circolazione del personale politico, rompendo schemi ossificati e creando situazioni in cui sia impossibile avere una carriera senza limiti temporali nella sfera politica, può disincentivare potenziali membri della partitocrazia e rendere quindi meno ampio il circolo dei dipendenti della politica. Dì per sé questo può non bastare. Solo se collegato ad una rinnovata e reale competitività fra i partiti politici che riproduca nella sfera politica quelle condizioni che si attribuiscono (anche se erroneamente) alla sfera economica alla competizione fra impresi e prodotti e al mercato del lavoro, cioè concorrenza e mobilità, il turnover del personale politico può costituire uno dei meccanismi che contribuiscono a spezzare o comunque a ridurre le caratteristiche più odiose della moderna partitocrazia.
Altrimenti, la partitocrazia, anche nella crisi dei partiti, è destinata a permanere quale fenomeno caratterizzante alcuni sistemi politici contemporanei e soprattutto quelli senza alternanza al potere e privi di ricambio delle personale politico. I suoi aspetti più visibili e le sue degenerazioni più gravi si faranno strada laddove la società civile sia più debole e le istituzioni meno autonome. Purtroppo questo è il caso italiano.
Senza una forte presa di coscienza della società civile, continuerà questo degrado, che oggi, secondo me, è rappresentato dai “capi popolo” o “pifferai magici”, che sono l’unico sistema a cui i partiti ricorrono per tenere insieme “associazioni” allo sbando e con conflittualità dirompenti.  Oppure, caso ancor più grave, nuovi e instabili contenitori di manie di protagonismo di un unico individuo (caso che tende a ripetersi nel nostro Paese da più di venti anni).
Ecco che in questa drammatica situazione, solo una presa di coscienza e una mobilitazione generale dei Cittadini può spingere il Paese verso un vero rinnovamento e alla Democrazia.

N.Bbbio, N.Matteucci, G.Pasquino, Il Dizionario di Politica, UTET Libreria, Trino, 2005, p. 693.

La scheda elettorale ha una grafica non democratica.


Suggerisco un tema che ho già toccato, ma che può essere sfuggito. I partiti esistono perché la democrazia diretta, per ora, non è percorribile, ma questo non significa che il voto di un singolo cittadino non abbia valore.

Mi spiego meglio, le schede elettorali hanno una “grafica chiusa”, che definisco non democratica. Infatti, chi vuol votare deve limitarsi a quello che c’è stampato sopra, questo è un limite democratico. In realtà, sulla scheda dovrebbe essere previsto uno spazio per un eventuale "voto libero", da considerare non nullo ma espresso e quindi conteggiato, così come dovrebbe esserci uno spazio che dica “Nessuno dei candidati e dei partiti mi rappresenta”.

Finisco sostenendo, che il Cittadino che non va a votare, non si penalizza escludendosi dalla vita politica, come sostengono alcuni, ma è escluso da una democrazia imperfetta che ha concepito delle schede che non prevedono spazi alternativi a quelli dei partiti. Dimostrazione lampante che siamo alla presenza di un’oligarchia prepotente.

Dalai Lama "Non-vilolence and Ethical Value"



Un momento di riflessione.

Dissenso totale, ma progettuale e costruttivo!


Come? Volete una risposta da un "pifferaio magico" o volete cercarla tutti insiemi?

Iniziate a unirvi al sito e chi se la sente di scrivere sul blog mi mandi la sua mail a questo indirizzo. lodovico.valentiniperugia@gmail.com, gli invierò la procedura per diventare redattore.


Non siate servi!


Non siate servi! Aiutatemi a far girare il blog, dobbiamo girare alle spalle dei "pifferai magici". Tutto è possibile se si vuole e nulla è pericoloso se è per il bene di tutti!
Vi elenco il nome dei "pifferai magici" più pericolosi: 

Matteo Renzi

Nichi Vendola 

Il principe del teatro dell'arte politica Beppe Grillo.

Un Pensiero Laterale per far rinascere la Democrazia


Ho cambiato il titolo del blog per renderlo più asciutto e penetrante. Leggete quello che ho scritto iniziando dal primo post che ho pubblicato altrimenti, è difficile comprendere il percorso logico che sto seguendo. Il nostro Paese è in profonda crisi e solo un rinnovamento della Democrazia può cambiare la sua storia, è inutile mettere la testa sotto la sabbia, continuando a seguire la strada che è indicata dai partiti. Infatti, questa strada è diventata instabile e lo potete vedere tutti i giorni, è via nociva e più pericolosa di una ricerca di una via alternativa. 
Non fatevi prendere da timori, la scelta di muoversi, di esporsi in prima persona è diventata necessaria.
Continuare a votare questi partiti e le persone che pretendono di rappresentarli è mancanza di coraggio. 
Fatevi sentire, lanciate un urlo liberatorio, preparatevi a muovervi compatti il giorno delle elezioni, ma prima studiamo tutti insieme la nascita della nostra Democrazia.
Tutti insieme dobbiamo pensare, come se fossimo un solo corpo e lo siamo perché questa terra è la nostra Patria e deve diventare accogliente e ricca com’è in realtà.
Smettetela di ascoltare i pifferai magici e i loro servitori, tornate liberi, prendete un bel respiro e iniziate a correre.

lunedì 5 novembre 2012

La piramide del potere, dei partiti, del governo.

«Sono sempre quattro o cinque» quelli che sostengono l’uomo di potere, ma «quei sei hanno poi sotto di loro seicento approfittatori» e poi «quei seicento ne hanno sotto di loro seimila cui fanno fare carriera» e «dopo costoro ne viene una lunga schiera, e chi vorrà divertirsi a sbrogliare questa rete vedrà che non sono seicentomila, ma centomila, ma milioni che grazie a questa corda sono attaccati» all’uomo di potere «e si mantengono a essa».

Questa è la democrazia che noi oggi pensiamo di vivere ma capite bene che non lo è e non lo sarà fin quando penseremo che la soluzione sia in un solo uomo, cioè un “tiranno”.  

Nel mondo noi siamo tutti schiavi di un gruppo di tiranni, che scatenano guerre e inventano strategie finanziarie inesistenti per tenerci sotto controllo. Questo però è un altro discorso che solo Cittadini veramente democratici possono analizzare e modificare.

La Democrazia deve tornare ai Cittadini e qui nel nostro Paese è fondamentale. 
Se i Cittadini non si svegliano e demoliscono questo sistema che comprende anche le mafie, per il nostro Paese è la fine. 
Daremo ai nostri figli il nulla, che sino ad ora abbiamo aiutato con i nostri voti a realizzare. 
Il voto è un atto importante che richiede studio e conoscenza e questa non arriva dalle parole dei mezzi di comunicazione e dal parere di opinion leader, che nulla sono se non uomini come gli altri e quindi passibili di errore. 
Pensateci e poi svegliatevi prima che sia troppo tardi!


Nota: le parti tra i caporali sono tratte dal “Discorso sulla servitù volontaria” di Étienne De La Boètie.

Operai, Impiegati, Dirigenti, Avvocati, Commercialisti, Musicisti, Blogger, Giornalisti, Pubblicitari, Poeti, Scrittori, Presentatori, Ballerine, Ballerini, Industriali Veri, Studenti, Disoccupati, Manager, Casalinghe, Casalinghi, Filosofi, Professori, Insegnanti, Maestri, Maestre, Fuggiaschi, e tutti quelli che hanno una maiuscola e un cuore grande......MOBILITATEVI......Voi avete il Potere, diffondetelo, regalate la Libertà a tutti. Gridate viva la DEMOCRAZIA! I CITTADINI SONO LA DEMOCRAZIA. LA RICERCA DI UN UOMO E' UN'IDIOZIA E SIGNIFICA PERDERE LA LIBERTA', da sempre. MOBILITATEVI PERSONALMENTE LA VOSTRA VITA E' LA LIBERTA' E LA DEMOCRAZIA.

MOBILITATEVI!

domenica 4 novembre 2012

Viva la Libertà. Non seguire nessuno per me oggi è un grande risultato. Sapere che molti la pensano come me una gioia. Abbasso i pifferai! Viva la Democrazia!

I pifferai magici, articolo di Alessandro Robecchi

Mi permetto di pubblicare il link a un articolo di Alessandro Robecchi. 
Credo che utilizzerò, da questo momento in poi, la definizione "pifferai magici", che descrive 
con precisione la situazione in cui si "dibatte" la nostra democrazia morente.

http://www.alessandrorobecchi.it/index.php/201211/voi-siete-qui-le-tribu-dei-pifferai-magici/

mercoledì 31 ottobre 2012

Marchionne "ciccacicca"

Certo che questo Paese è pieno di persone "sorprendenti", si potrebbe scrivere un nuova "Opera Buffa", ho in mente un personaggio: Marchionne "ciccacicca", il giovane col golfino blu che fa i dispetti in parrocchia!

Chi ha detto che l’astensionismo è privarsi di un diritto? E’ il contrario è un diritto non previsto!


La Democrazia, secondo la teoria aristotelica, è il governo del popolo, cioè di tutti i cittadini che hanno diritti di cittadinanza. 
Se, alcuni Cittadini decidono di non dare il voto a nessuno, stanno esprimendo un parere. 
Uno stato Democratico deve assolutamente prendere in considerazione quest’avvenimento. 
Certo, chi si astiene è costretto a non essere rappresentato, perché non può esistere un partito o un movimento che rappresenti l’astensionismo, sarebbe assurdo, ma forse no!
Una Democrazia però non può non considerare l’astensionismo come se fosse un evento inesistente o relativo, come ho costato da quando ho iniziato a votare, perché questa non è più democrazia o se vogliamo essere più delicati, è una democrazia imperfetta.
Infatti, se pensiamo alle recenti votazioni in Sicilia, la coalizione che ha più voti in realtà non avrebbe il diritto di governare e gli altri partiti non avrebbero il diritto di formare l’opposizione. La percentuale degli astenuti è troppo importante perché sia trascurata. Ancor più se come alcuni, spero in modo superficiale, sostengono che sia stato pilotato dalla mafia. Sorvolo su questa, chiamiamola ipotesi,, perché entreremo in un altro argomento assai più grave di quello che sto trattando!
Un altro punto su cui riflettere, è il ruolo dei partiti. Infatti, i partiti esistono perché la democrazia diretta, per ora, non è percorribile, ma questo non significa che il voto di un singolo cittadino non abbia valore. Mi spiego meglio, le schede elettorali hanno una “grafica chiusa”, cioè chi vuol votare deve votare quello che c’è stampato sopra, questo è un limite democratico. Infatti, sulla scheda dovrebbe essere previsto uno spazio per un eventuale "voto libero", da considerare non nullo ma espresso e quindi conteggiato, così come dovrebbe esserci uno spazio che dica “Nessuno dei candidati e dei partiti mi rappresenta”.
Finisco scrivendo che il Cittadino che non va a votare, non si penalizza escludendosi dalla vita politica, ma è escluso da una democrazia imperfetta che ha concepito delle schede che non prevedono spazi alternativi a quelli dei partiti. Dimostrazione lampante di un’oligarchia prepotente.

A Massimo Gramellini e Michele Serra


Ho risposto sia a Michele Serra e Massimo Gramellini, infatti, entrambi hanno pubblicato due commenti sui risultati delle votazioni siciliane, molto interessanti e oggetto di riflessione per tutti quelli che analizzano la situazione di questo nostro Paese sofferente. Preciso che personalmente ho grande stima delle opinioni di questi due giornalisti.
Questa è la mia opinione:

la realtà è che la maggioranza dei siciliani, non è andata a votare SENZA AGIRE, questa è semplice astensione rinunciataria.
Decidere per l’astensione dichiarandolo pubblicamente, diventando attivi prima delle votazioni, durante e dopo, potrebbe avere, invece, un significato politico.
Al contrario di chi non esprime il suo voto, il Cittadino che si muove dichiarandolo e diventando parte attiva nel Paese, ha il diritto di essere ascoltato più di quelli che hanno dato un voto turandosi il naso o votando per la paura atavica, che è stata in loro inculcata!

martedì 30 ottobre 2012

La speranza per i partiti


Scrivo quello che penso e quello che personalmente vedo. Gandhi sostiene che l’assoluta verità è Dio e molti con lui. 
In ogni caso, la verità che si percepisce è sempre relativa, perché la Verità ha troppi lati per essere vista. Per questo sono convinto che la più piccola intuizione si perda quando si trasforma in vanità e solo a parlarne rischia questo.
Scegliere di rappresentare un popolo è una “grave” responsabilità, che richiede una costante attenzione, una continua meditazione su quello che si è, e quello che si deve essere per rispettare il prossimo, cioè la Comunità.
Il giusto “punto di vista” di chi vuole rappresentare una comunità è dietro di essa, perché mettendosi davanti, vedrà solo se stesso.
Questo è quello che è successo ai partiti, si sono messi e sono nella posizione sbagliata e per fondarsi e rifondarsi devono assolutamente cambiare prospettiva.
Hanno il tempo per farlo, anche quelli che pretendono di essere nuovi.

Probabilmente non lo faranno perché sono superbi. Allora Votosilenzioso sia!

MOBILITATEVI PERSONALMENTE!


Io sono solo un Cittadino e penso, che ogni Cittadino abbia il diritto di battersi se ha un ideale.

Chiedo a quelli che mi leggono di prendere coscienza dello stato in cui siamo:

1. il nostro Paese deve cambiare, la Democrazia non è quella che abbiamo vissuto sino ad ora;
2. siamo stati imbrogliati e derubati, questi partiti così come sono, non vanno scusati nemmeno se tra di loro esistesse una persona Giusta;
3. le nuove proposte politiche sono pericolose e falsamente innovative.
Queste ultime, sono rappresentate da un solo uomo o da alcuni uomini e non da Cittadini che si mobilitano, diventando finalmente attivi.
Questi signori sono più pericolosi di quelli che abbiamo avuto sino ad ora. Attori, prime donne, capi popolo, giovani con la parlantina che sembra uno scioglilingua. Chi si nasconde, dietro questi personaggi, è ancora più pericoloso.

ATTENTI! a quello che fate, pensate intensamente prima di fare crocette e poi ripensateci ancora!
V’imbrogliano, amano solo se stessi e non il Paese, desiderano il potere. Sono egocentrici, mascherati e furbi più del diavolo.

Io sono solo un Cittadino e voglio rimanere tale, ma mi sono stancato di guardare e ascoltare i loro servitori, pennivendoli, esperti e vip da strapazzo.

ATTENTI! Il voto regalato a questi signori è il vero non voto.

Mobilitatevi personalmente, voi siete il “corpo” e anche la “testa” di questo Paese, ma per carità fatela funzionare! 

lunedì 29 ottobre 2012

Chi pensa che un uomo rappresenti la soluzione ha già perso la sua Libertà. Qualunque uomo!

L’astensionismo siciliano è un “Votosilenzioso” buttato al vento!


Il “Votosilenzioso” richiede un impegno personale, sociale e politico, prima, durante e dopo il giorno delle elezioni.

Il risultato delle elezioni regionali siciliane rimane un’indicazione, ma niente di più. Infatti, è come se le membra di un corpo decidessero di non  muoversi più.
Questo comportamento è passivo e dannoso per una società, ed è il contrario del “Votosilenzioso” che richiede un grande impegno personale, molto più impegnativo di una semplice crocetta segnata o non segnata su un foglio.

A chi condivide l’ipotesi del “Votosilenzioso” è richiesto un impegno personale, che deve attivarsi prima del giorno delle elezioni, attraverso la realizzazione di una vera e propria organizzazione composta di Cittadini, che s’impegnano personalmente nella progettazione del futuro della nuova Democrazia.
Questo blog è nato per questo, per raccogliere l’impegno dei Cittadini, che attraverso internet devono impegnarsi lanciando proposte per realizzare un vero “corpo” democratico in “movimento”.
Durante il giorno delle elezioni questo “corpo” si dovrà muovere compatto in modo assolutamente Non-violento e porsi di fronte alle sedi dei seggi, senza entrare a votare.
L’obiettivo è far crollare definitivamente l’attuale oligarchia e instaurare finalmente la Democrazia.

Prima e dopo le elezioni questo “corpo” dovrà proporre il sistema per far funzionare la Nuova Democrazia.

Cerco Cittadini che si impegnino in questa attività di studio e ricerca anima e corpo. Cerco esperti in tutti i settori che mettano a disposizione le loro capacità per realizzare il "Progetto del Votosilenzioso" e non c'è tempo da perdere!