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domenica 1 dicembre 2013

Un Paese sempre in campagna elettorale non può cambiare.

Vivo in un Paese meraviglioso. Un museo a cielo aperto, in parte rovinato dagli interessi dei costruttori, della mafia, della santa corona unita, dalla camorra e infine da una massa di politici cialtroni. Sono sempre stato di sinistra, credo che solo pensando alla condivisione sia possibile cambiare il Mondo.
Vivo in un Paese che è sempre in campagna elettorale, dove la politica non pensa al bene del Paese, ma a gratificare i possibili votanti.
Vivo in un Paese dove i politici non sanno dialogare, litigano e preparano teatrini per gli stupidi.
In questi giorni vivo l'ennesima campagna elettorale del partito che ho sempre votato, ma che non voterò più.
Chi sono Civati, Cuperlo e Renzi. Cosa vogliono essere. Un partito dovrebbe avere un obiettivo unico. Un Partito deve nascere dai desideri e dai sogni dei Cittadini.
Vivo in un Paese dove i cittadini vivono pensato a se stessi e fanno fatica a pensare alla collettività e al Paese.
Solo i Cittadini possono essere il cuore di un Paese, ma devono sentirsi il cuore e non servi di un potere distante che non sa difenderli e soprattutto non è capace di costruire il futuro ai propri figli.
Senza Cittadini non può esserci un Partito, ma solo superbi che pensano di poter diventare dei piccoli cesare. Ricordo a tutti loro che Cesare ha combattuto e ha rischiato le penne, prima di poter pensare di prendere la guida di un impero e che dei Cittadini lo hanno eliminato per proteggere la libertà del loro Paese.

Votosilenzioso è un suggerimento di un semplice Cittadino. Astenersi in massa è una rivoluzione Nonviolenta e può diventare un voto se lo si prepara e lo si vuole tutti insieme.

martedì 13 novembre 2012

Come mai noi continuiamo a "proteggerli" con il nostro voto?


I corrotti, secondo me, l'ho già scritto e lo riconfermo, andrebbero puniti severamente, con la perdita della cittadinanza! I nostri rappresentanti o sono corrotti o sono conniventi e quindi non dovrebbero più rappresentarci. Nessuno escluso.
Come mai noi continuiamo a "proteggerli" con il nostro voto? Cosa ci aspettiamo da loro? Siamo sicuri che ci rappresentino veramente?
Se andiamo a votarli, automaticamente noi siamo loro conniventi e allora ecco spiegato il motivo per cui a noi va bene la situazione in cui siamo. La vogliamo, ci fa comodo e con il voto la riconfermeremo. Contrariamente a quello che molti dicono e scrivono, non sempre il voto rappresenta la Libertà e la Democrazia, non sempre purtroppo!

mercoledì 31 ottobre 2012

A Massimo Gramellini e Michele Serra


Ho risposto sia a Michele Serra e Massimo Gramellini, infatti, entrambi hanno pubblicato due commenti sui risultati delle votazioni siciliane, molto interessanti e oggetto di riflessione per tutti quelli che analizzano la situazione di questo nostro Paese sofferente. Preciso che personalmente ho grande stima delle opinioni di questi due giornalisti.
Questa è la mia opinione:

la realtà è che la maggioranza dei siciliani, non è andata a votare SENZA AGIRE, questa è semplice astensione rinunciataria.
Decidere per l’astensione dichiarandolo pubblicamente, diventando attivi prima delle votazioni, durante e dopo, potrebbe avere, invece, un significato politico.
Al contrario di chi non esprime il suo voto, il Cittadino che si muove dichiarandolo e diventando parte attiva nel Paese, ha il diritto di essere ascoltato più di quelli che hanno dato un voto turandosi il naso o votando per la paura atavica, che è stata in loro inculcata!