sabato 10 novembre 2012

Il peccato mortale.


Il nostro Paese non potrà mai risollevarsi con le elezioni, di qualsiasi tipo esse siano: primarie, provinciali, regionali, comunali e parlamentari. Sono più di cento anni, a parte gli intermezzi, che andiamo a votare e non abbiamo ancora capito cosa significa Libertà e Democrazia. Credo che tutti dovremmo riflettere su quello che siamo diventati come Cittadini, quello che forse non siamo mai diventati.

Andare a votare è diventato come andarsi a confessare! Senza aver mai fatto la prima confessione. Che è confessare il peccato mortale che continuiamo a commettere andando a votare: la mancanza di rispetto nei confronti del nostro prossimo. L’ingordigia e l’egoismo che ci spingono a votare partiti che fanno, tutti nessun escluso, del male al Paese.

Dovremmo confessare la nostra pochezza, nel pensare che un uomo possa risollevare un Paese.

Che cosa stiamo cercando un “guaritore”, uno “stregone”, un “napoleone”?  Dare il potere a uno significa perdere la propria Libertà. Noi siamo la Democrazia, a noi e solo a noi, dobbiamo attribuire la responsabilità della situazione in cui siamo, e noi solo noi possiamo indicare la giusta direzione per riscattare il Paese. 

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