mercoledì 31 ottobre 2012

Marchionne "ciccacicca"

Certo che questo Paese è pieno di persone "sorprendenti", si potrebbe scrivere un nuova "Opera Buffa", ho in mente un personaggio: Marchionne "ciccacicca", il giovane col golfino blu che fa i dispetti in parrocchia!

Chi ha detto che l’astensionismo è privarsi di un diritto? E’ il contrario è un diritto non previsto!


La Democrazia, secondo la teoria aristotelica, è il governo del popolo, cioè di tutti i cittadini che hanno diritti di cittadinanza. 
Se, alcuni Cittadini decidono di non dare il voto a nessuno, stanno esprimendo un parere. 
Uno stato Democratico deve assolutamente prendere in considerazione quest’avvenimento. 
Certo, chi si astiene è costretto a non essere rappresentato, perché non può esistere un partito o un movimento che rappresenti l’astensionismo, sarebbe assurdo, ma forse no!
Una Democrazia però non può non considerare l’astensionismo come se fosse un evento inesistente o relativo, come ho costato da quando ho iniziato a votare, perché questa non è più democrazia o se vogliamo essere più delicati, è una democrazia imperfetta.
Infatti, se pensiamo alle recenti votazioni in Sicilia, la coalizione che ha più voti in realtà non avrebbe il diritto di governare e gli altri partiti non avrebbero il diritto di formare l’opposizione. La percentuale degli astenuti è troppo importante perché sia trascurata. Ancor più se come alcuni, spero in modo superficiale, sostengono che sia stato pilotato dalla mafia. Sorvolo su questa, chiamiamola ipotesi,, perché entreremo in un altro argomento assai più grave di quello che sto trattando!
Un altro punto su cui riflettere, è il ruolo dei partiti. Infatti, i partiti esistono perché la democrazia diretta, per ora, non è percorribile, ma questo non significa che il voto di un singolo cittadino non abbia valore. Mi spiego meglio, le schede elettorali hanno una “grafica chiusa”, cioè chi vuol votare deve votare quello che c’è stampato sopra, questo è un limite democratico. Infatti, sulla scheda dovrebbe essere previsto uno spazio per un eventuale "voto libero", da considerare non nullo ma espresso e quindi conteggiato, così come dovrebbe esserci uno spazio che dica “Nessuno dei candidati e dei partiti mi rappresenta”.
Finisco scrivendo che il Cittadino che non va a votare, non si penalizza escludendosi dalla vita politica, ma è escluso da una democrazia imperfetta che ha concepito delle schede che non prevedono spazi alternativi a quelli dei partiti. Dimostrazione lampante di un’oligarchia prepotente.

A Massimo Gramellini e Michele Serra


Ho risposto sia a Michele Serra e Massimo Gramellini, infatti, entrambi hanno pubblicato due commenti sui risultati delle votazioni siciliane, molto interessanti e oggetto di riflessione per tutti quelli che analizzano la situazione di questo nostro Paese sofferente. Preciso che personalmente ho grande stima delle opinioni di questi due giornalisti.
Questa è la mia opinione:

la realtà è che la maggioranza dei siciliani, non è andata a votare SENZA AGIRE, questa è semplice astensione rinunciataria.
Decidere per l’astensione dichiarandolo pubblicamente, diventando attivi prima delle votazioni, durante e dopo, potrebbe avere, invece, un significato politico.
Al contrario di chi non esprime il suo voto, il Cittadino che si muove dichiarandolo e diventando parte attiva nel Paese, ha il diritto di essere ascoltato più di quelli che hanno dato un voto turandosi il naso o votando per la paura atavica, che è stata in loro inculcata!

martedì 30 ottobre 2012

La speranza per i partiti


Scrivo quello che penso e quello che personalmente vedo. Gandhi sostiene che l’assoluta verità è Dio e molti con lui. 
In ogni caso, la verità che si percepisce è sempre relativa, perché la Verità ha troppi lati per essere vista. Per questo sono convinto che la più piccola intuizione si perda quando si trasforma in vanità e solo a parlarne rischia questo.
Scegliere di rappresentare un popolo è una “grave” responsabilità, che richiede una costante attenzione, una continua meditazione su quello che si è, e quello che si deve essere per rispettare il prossimo, cioè la Comunità.
Il giusto “punto di vista” di chi vuole rappresentare una comunità è dietro di essa, perché mettendosi davanti, vedrà solo se stesso.
Questo è quello che è successo ai partiti, si sono messi e sono nella posizione sbagliata e per fondarsi e rifondarsi devono assolutamente cambiare prospettiva.
Hanno il tempo per farlo, anche quelli che pretendono di essere nuovi.

Probabilmente non lo faranno perché sono superbi. Allora Votosilenzioso sia!

MOBILITATEVI PERSONALMENTE!


Io sono solo un Cittadino e penso, che ogni Cittadino abbia il diritto di battersi se ha un ideale.

Chiedo a quelli che mi leggono di prendere coscienza dello stato in cui siamo:

1. il nostro Paese deve cambiare, la Democrazia non è quella che abbiamo vissuto sino ad ora;
2. siamo stati imbrogliati e derubati, questi partiti così come sono, non vanno scusati nemmeno se tra di loro esistesse una persona Giusta;
3. le nuove proposte politiche sono pericolose e falsamente innovative.
Queste ultime, sono rappresentate da un solo uomo o da alcuni uomini e non da Cittadini che si mobilitano, diventando finalmente attivi.
Questi signori sono più pericolosi di quelli che abbiamo avuto sino ad ora. Attori, prime donne, capi popolo, giovani con la parlantina che sembra uno scioglilingua. Chi si nasconde, dietro questi personaggi, è ancora più pericoloso.

ATTENTI! a quello che fate, pensate intensamente prima di fare crocette e poi ripensateci ancora!
V’imbrogliano, amano solo se stessi e non il Paese, desiderano il potere. Sono egocentrici, mascherati e furbi più del diavolo.

Io sono solo un Cittadino e voglio rimanere tale, ma mi sono stancato di guardare e ascoltare i loro servitori, pennivendoli, esperti e vip da strapazzo.

ATTENTI! Il voto regalato a questi signori è il vero non voto.

Mobilitatevi personalmente, voi siete il “corpo” e anche la “testa” di questo Paese, ma per carità fatela funzionare! 

lunedì 29 ottobre 2012

Chi pensa che un uomo rappresenti la soluzione ha già perso la sua Libertà. Qualunque uomo!

L’astensionismo siciliano è un “Votosilenzioso” buttato al vento!


Il “Votosilenzioso” richiede un impegno personale, sociale e politico, prima, durante e dopo il giorno delle elezioni.

Il risultato delle elezioni regionali siciliane rimane un’indicazione, ma niente di più. Infatti, è come se le membra di un corpo decidessero di non  muoversi più.
Questo comportamento è passivo e dannoso per una società, ed è il contrario del “Votosilenzioso” che richiede un grande impegno personale, molto più impegnativo di una semplice crocetta segnata o non segnata su un foglio.

A chi condivide l’ipotesi del “Votosilenzioso” è richiesto un impegno personale, che deve attivarsi prima del giorno delle elezioni, attraverso la realizzazione di una vera e propria organizzazione composta di Cittadini, che s’impegnano personalmente nella progettazione del futuro della nuova Democrazia.
Questo blog è nato per questo, per raccogliere l’impegno dei Cittadini, che attraverso internet devono impegnarsi lanciando proposte per realizzare un vero “corpo” democratico in “movimento”.
Durante il giorno delle elezioni questo “corpo” si dovrà muovere compatto in modo assolutamente Non-violento e porsi di fronte alle sedi dei seggi, senza entrare a votare.
L’obiettivo è far crollare definitivamente l’attuale oligarchia e instaurare finalmente la Democrazia.

Prima e dopo le elezioni questo “corpo” dovrà proporre il sistema per far funzionare la Nuova Democrazia.

Cerco Cittadini che si impegnino in questa attività di studio e ricerca anima e corpo. Cerco esperti in tutti i settori che mettano a disposizione le loro capacità per realizzare il "Progetto del Votosilenzioso" e non c'è tempo da perdere!

domenica 28 ottobre 2012

Ristagno e decadenza




"Là dove la lotta è stata soffocata o sopita, è sempre cominciato il ristagno cui è seguita la decadenza di uno stato o di un'intera civiltà" (Norberto Bobbio, Liberalismo e Democrazia).

Il nostro Paese, secondo me, sta vivendo questa situazione. Ci siamo assopiti, grande responsabilità di questa situazione si deve ai mezzi di comunicazione, che hanno chiuso la nostra attenzione e tolto il piacere di partecipare.

Un'oligarchia decadente, in questi anni, ha avuto un enorme spazio per esprimersi. I talk show, ma non solo, hanno rinforzato e appoggiato quest’oligarchia.
Per chi non è partecipe, ci sono poche possibilità per capire quello che succede e così non rimane che il “brontolio” e il disinteresse.

In questi vent’anni abbiamo assistito a una campagna elettorale mai conclusa, i talk show, anche quelli meglio confezionati, si sono basati e sono basati solo sul confronto o più precisamente sono sempre alla ricerca dello scontro come spettacolo. Tutto è diventato una gara al protagonismo, a chi la dice più grossa, a chi la inventa meglio, a chi insulta di più. Questo per i Cittadini è stato ed è devastante.

Chi appartiene a quest’oligarchia parla di cosa promette o pensa quello che è meglio per lui, ma nessuno fa valutazioni di fattibilità, nessuno ha un piano, nessuno ha degli obiettivi valutabili e controllabili nel tempo. Raccontano quello che fa comodo a loro, alcuni rappresentano piéces teatrali vere e proprie.

Anche il Governo Monti, formato da professori bocconiani, banchieri ed esperti della legge e della finanza, non è riuscito a stendere un semplicissimo piano di marketing.

Il giorno del voto si avvicina e voi volete, in questa situazione confusa, andare a mettere una crocetta su quello che non avete capito? Uscendo poi sereni e sicuri di aver fatto il vostro dovere, come cantava l’acuto Giorgio Gaber?

sabato 27 ottobre 2012

LA MIA ANIMA MI HA SUGGERITO DI MODIFICARE IL TITOLO DEL BLOG.

Perdita della Cittadinanza

Penso che ogni Cittadino che si rispetti e che abbia veramente a cuore il suo Paese, non possa nemmeno pensare di tradirlo, derubando le risorse al suo Stato. Penso che ogni cittadino che manchi di rispetto al bene della Comunità, debba essere punito severamente e allontanato. Penso che la pena peggiore sia la perdita della cittadinanza, una punizione Non-violenta, ma che toglie l'anima a chi ancora può averla.

Pensate sia una punizione Non-violenta? Personalmente penso che una punizione Non-violenta debba prevedere anche un perdono, chi mi può suggerire quale e come?


venerdì 26 ottobre 2012

A "Fermare il declino"


Penso che un altro, ennesimo soggetto “partitico” o “movimento”, sia presto per proporlo a un Paese deluso e stanco, a una democrazia calpestata da poteri degradati e purtroppo supportati dal mondo della comunicazione di massa.
Forse le vostre intenzioni sono buone, forse varrebbe la pena soffermarsi, analizzarle a fondo, ma non adesso.
Comunque, ho letto il vostro manifesto e mi è sembrato un lungo elenco di belle intenzioni, alcuni sono dei sogni, però non ho trovato nulla d’innovativo, di dirompente. Ho fatto fatica a trovare uno schema strategico, un "pensiero laterale", obiettivi da raggiungere nel breve, nel medio e nel lungo termine. Niente, solo parole. Temo che il vostro progetto si basi troppo sulle capacità di alcune persone. Ancora persone che si pongono come depositari della soluzione.
Il nostro Paese ha bisogno di scoprire il senso della parola “Democrazia” - non riscoprirlo - e del senso profondo del termine Libertà.
Per quanto mi riguarda il nostro Paese, deve risvegliarsi da un sonno profondo, che dura da più di cento anni e per farlo svegliare ci vorrebbe uno scossone bello forte, che faccia cadere le foglie morte dal tronco che le sostiene. 
Saluti.

Un libro per il Signor Matteo Renzi, ma anche per i Signori Pier Luigi Bersani, e Nichi Vendola; vorrei regalarglielo se mi fanno avere il loro indirizzo di casa.


Perché solo a loro? Perché sono i tre rappresentanti del partito o vorrebbero esserlo, che ho votato sin da quando ho iniziato a votare. 
Agli altri, se non me lo richiedono personalmente, niente!

Questo pamphlet è stato scritto da un giovane, ma molto più giovane del “giovane” Signor Matteo Renzi.
Ieri, giravo per una libreria. E’ un vizio che non riesco a togliermi, anche se la tecnologia mi permetterebbe di consultare tutte le librerie più importanti e tutti gli editori, stando comodamente alla mia scrivania. 
Le librerie piccole hanno il loro fascino, giri tra gli scaffali e scopri sempre qualche cosa di nuovo o che hai dimenticato e che “navigando” sfugge. Ecco, ieri è successo proprio così, ho visto questa nuova edizione del “Discorso sulla servitù volontaria” di Étienne De La Boétie. Sulla copertina l’editore, intelligentemente ha impresso una breve ma grande frase dell’autore.
Étienne scrive il saggio a metà del Millecinquecento, pensi Signor Renzi, a soli ventidue anni.
Infatti, il pensiero, quello aperto e illuminato, non ha età.
L’opera di Étienne, l’avevo già letta per motivi di studio, ma ora questo piccolo libro nelle mie mani ha ripreso vita e mentre lo leggo, mi sento ringiovanire. E’ un testo attualissimo sul quale, tutti dovrebbero riflettere, chi pretende di comandare e chi “soggiace” a chi comanda.
Così “parla” la copertina della nuova edizione del “Discorso sulla servitù volontaria”:

Com’è possibile che tanti
uomini sopportino un
tiranno che non ha
forza se non quella che
essi gli danno. Da dove
prenderebbe i tanti
occhi con cui vi spia se
voi non glieli forniste?
Siate risoluti a non
servire più, ed eccovi liberi.



giovedì 25 ottobre 2012

That is not a protest, it is a political proposal


I am a blogger, I believe in the power of Internet and in the bloggers. Many Italians think do not vote at the future pools, so I've been thinking about a blog that developed a Non-violent movement.

That is not a protest of a single Italian. The Italian is a brave people and the history speaks for them, the best of them! This blog is a political proposal. I have been thinking about a blog that developed a Non-violent movement. The Mahatma Gandhi to pushed the British to leave, using the Non-violence as a political tool. The Italian could push the current ruling political class to disappear with Non-violence! This will be a really "rottamazione" and not that of the young Renzi.


Il blog sotto attacco, speriamo non sia così!

Ho dovuto rimuovere il sondaggio che richiedeva di esprimersi sul "votosilenzioso", perché i dati raccolti ieri sono spariti, anche se erano pochissimi, mi scuso con chi ha votato. Non penso che il blog sia già sotto attacco, ma a scanso di equivoci. Riproverò più avanti.

Il “votosilenzioso” richiede self-discipline


Decidere di andare davanti alle sedi dei seggi elettorali, non entrare a votare e rimanere tranquilli a guardare e parlare sottovoce, richiede un grande controllo dell’emotività, che inevitabilmente può emergere. Questa scelta, che sembra facile, non lo è!
Ogni reazione, ogni parola, ogni gesto fuori posto comprometterebbe l’azione Non-violenta del movimento spontaneo.
Ho bisogno che un avvocato ci spieghi quali potrebbero essere le reazioni delle autorità rispetto a un assembramento davanti alle sedi elettorali, quali siano i divieti e i margini di rischio.
Qualunque siano questi margini, la risposta dei “votanti silenziosi” dovrà essere assolutamente Non-violenta. Penso che lo stazionamento di fronte alle sedi elettorali debba essere breve, se la partecipazione fosse consistente.
Nel caso i non votanti fossero due o tre, allora gli suggerisco di bersi le o la bottiglia di prosecco e tornarsene a casa.
Sull'argomento della self-discipline tornerò spesso.
Anche chi e spero molti, decidessero di scrivere e fare propria l’iniziativa del blog, scrivendo e modificando, al meglio, l’aspetto grafico, chiedo la cortesia di comportarsi in modo Non-violento.
Questo blog potrebbe essere un ottimo supporto per apprendere la self-discipline.

mercoledì 24 ottobre 2012

SICILIANI! Beppe Grillo sa nuotare e voi brindate alla sua salute con una bottiglia di vino frizzante, siciliano naturalmente.


Voi potreste essere i primi a sperimentare la Rivoluzione del Votosilenzioso.  Domenica 28 ottobre 2012, potreste andare davanti alle sedi dei seggi elettorali, senza entrare. Fermatevi lì a chiacchierare come voi sapete fare, ma sottovoce senza disturbare, chi può porti delle sedie, sedetevi e state tranquilli.

Cerco un siciliano, anche uno solo, pronto ad andare con passo sereno a fermarsi davanti alla sede del suo seggio, senza entrare, stringendo una bottiglia di vino frizzante, naturalmente siciliano!

"rivoluzione" o involuzione


Vorrei precisare che il significato, che personalmente do al termine Rivoluzione è scientifico. Infatti, penso a quel particolare movimento della Luna intorno alla Terra e intorno al Sole. Il significato che voglio esprimere non ha nulla di violento, ma anzi è un movimento pacifico che risiede nel Cielo e che idealmente ci fa ritornare al punto di partenza.

Ritorno all'essenza di Patria, di Repubblica e soprattutto di Democrazia.

L'alternativa è l'involuzione, cioè il ritorno all'epoca feudale, ma forse ci siamo già, naturalmente in modo moderno, che diamine!

Ipotizzo una Rivoluzione Non-violenta e non semplicemente il banale non voto!


L'ipotesi che ho lanciato si basa su un movimento di persone, quello che vedo, è un gruppo consistente di persone che si fermi in massa di fronte alle sedi dei seggi, L’obiettivo, non è il non voto, ma la visibilità della protesta. Infatti, se ci si limita a non andare a votare non succederà proprio nulla, anche se fossimo il 90% (il voto del 10% delle persone renderebbe valide le votazioni). 
La mia ipotesi è una mobilitazione silenziosa e Non-violenta. I mezzi di comunicazione non potranno non tenerne conto, dovranno rendere visibile il fatto. So che è un’utopia, ma è grazie alle utopie che l'uomo evolve. Solo un movimento di persone che hanno il coraggio di esporsi personalmente, di mettere la loro faccia, può forse scuotere la situazione. Non ho paura, non ho nulla temere, perché sento di essere nel giusto e desidero espormi in prima persona. 
Anche se sarò da solo, andrò di fronte alla sede del mio seggio e resterò lì immobile, con una bottiglia di spumante in mano, ad aspettare altri che la pensano come me. Sarò come un buon padre di famiglia che aspetta l’uscita del figlio da scuola. Sarò lì a aspettare Cambiamento.

martedì 23 ottobre 2012

Andiamo oltre il rumore!


Non ci si libera di una cosa evitandola ma soltanto attraversandola..

E' un'immagine e una frase che ho preso da Facebook. C'è qualche cosa di vero. Infatti, noi dobbiamo non farci distrarre dal rumore del torrente di notizie che turba la nostra esistenza e la nostra lucidità. Dobbiamo passare oltre. Dobbiamo fare il contrario di quello che i politici si aspettano, passare sopra di loro e sopra l'informazione che li supporta!
Leggere e guardare con attenzione, ma lasciare che tutto scivoli sotto di noi, per raggiungere un obiettivo più alto, quello di rinnovare tutta la classe politica e rinnovare tutta la dirigenza dell'amministrazione pubblica.

Questo blog non deve essere mio, deve essere di tutti! Ho bisogno di amici e di esperti. Questo spazio deve diventare un centro propulsivo di idee. Ho bisogno di te!

Non-violence: both ends and means

Non-violence for me is not a mere experiment. It is part of my life and the whole of the creed of satyagraha, non-co-operation, civil disobedience, and the like are necessary deductions from the fundamental proposition that non-violence is the law of life for human beings. For me it is both a means and an end and I am more than ever convineced that in the complex situationthat faces India, there is no other way of gaining real freedom.

Mahatma Gandhi

Note: India replaced with Italy!

LA NON VIOLENZA ALLA BASE DI TUTTO.


Parlo con gli amici, scrivo da qualche tempo su Facebook su questa ipotesi che mi è nata spontanea nello stomaco.
Il fatto è che non sono preso sul serio, ma d’altra parte è comprensibile, chi sono, uno dei tanti che si lamenta, uno dei tanti che si sente a disagio. Non conto nulla, attenzione però come tutti quelli che mi stanno leggendo o mi leggeranno ed è questo il punto su cui poggia la politica italiana o meglio quello su cui contano i nostri “politici”.
Oggi, sono entrato nella scuola elementare della mia bambina, era l’ora dell’intervallo, ho visto giocare questi piccoli e ho pensato “questi bambini meriterebbero dei genitori con le palle, un Paese più onesto, pulito e accogliente". Ho ripensato al mio stomaco e ho capito che la mia idea è arrivata nella mia testa e che l’azione è indispensabile.
Se si va a votare, dimostreremo che non abbiamo il fegato per opporci allo stato delle cose. La nostra è una democrazia imperfetta e malata.
Un voto, da qualsiasi parte vada è un voto che dimostra che non abbiamo capito o peggio ancora, che a noi fa comodo che tutto resti com’è.
Un voto, un solo voto dato, sarà causa di un mancato profondo rinnovamento e ci pentiremo per altri 100 anni, anzi i nostri figli si pentiranno al posto nostro.
E’ il momento di dimostrare un dissenso totale, profondo e privo di compromessi.
Disobbediamo alle attese dei nostri politici e del sistema:

IL GIORNO DELLE ELEZIONI, IN MODO ORDINATO, CIVILE E NEL SILENZIO PIU’ TOTALE, ANDIAMO DI FRONTE ALLE SEDI DEI SEGGI, SENZA ENTRARE.
IL SILENZIO E IL COMPORTAMENTO CIVILE SARANNO LA MIGLIORE DIMOSTRAZIONE DI UN DISSENSO TOTALE  E NON VIOLENTO.

Che cosa succederà dopo?

Se saremo in tanti, le elezioni dovranno per forza essere ripetute, anzi a quel punto saremo un VERO movimento di cittadini e pretenderemo la ripetizione delle elezioni su nuove basi.
Siamo noi la democrazia, tutti e nessun capo può effettivamente rappresentarci se non comprende che la forza non è sua, ma nostra, che il suo potere non gli appartiene e che lui è al servizio della Paese, per la crescita della società, di tutti e non solo per gli interessi e le tasche di pochi.

Se saremo in pochi, non saremo responsabili di quello che succederà, ma saremo comunque un movimento VERO e potremo organizzarci in modo dinamico, cercando di non cadere nelle trappole di un partito e senza diventarlo cercheremo di fare quello che potremo.

Se saremo in pochissimi andremo al bar a berci un prosecco!