venerdì 9 novembre 2012

E’ giusto che tutti abbiano il diritto di voto?


Il voto non è un gesto, è una responsabilità che ognuno di noi si assume nei confronti di tutti.

Per votare, prima di tutto, bisognerebbe essere Cittadino, “Citoyenne” alla francese, che significa condividere i principi fondamentali del Paese in cui viviamo. Non è sufficiente essere nato in un paese per essere considerato Cittadino, o almeno lo è, ma poi bisogna riconfermalo tutti i giorni nel corso della nostra  vita. Per questo, secondo me, la Cittadinanza si può acquisire dimostrando di condividere i valori dello Stato, o si può perdere, quando si dimostra il contrario. Chi ruba allo stato dovrebbe perdere la cittadinanza, così come chi evade http://votosilenzioso.blogspot.it/2012/10/perdita-della-cittadinanza.htm.

Diventati Cittadini, si è tutti capaci di analizzare la situazione e alla fine valutare le proposte di chi vorrebbe rappresentarci?

Difficile, infatti, questa scelta dovrebbe richiedere un grande rispetto per il prossimo e non solo per le sue opinioni, ma per la sua vita. Infatti, ogni Cittadino dovrebbe essere responsabile della vita e del benessere dell’altro Cittadino.
Questo valore dovrebbe essere fondamentale per qualsiasi comunità, dalla più piccola alla più grande. Infatti, se nella più piccola comunità, la famiglia non esiste il rispetto, la più grande ne sarà lo specchio.

Per votare bisognerebbe essere Liberi. E’ impossibile essere liberi se non si rispetta il prossimo e se non si è Liberi, è impossibile votare in modo costruttivo ed efficace per il proprio Paese.

Questi valori dovrebbero essere insegnati e appresi.
Infatti, il principale compito di tutte le strutture dedite all'insegnamento dovrebbe essere questo. Scuole, università, chiese, sinagoghe, tutti i luoghi dove si studia e si apprendono i valori religiosi e sociali, comprese le moschee, dovrebbero insegnare il significato di rispetto per il prossimo.
Infine, anche il significato di voto dovrebbe essere insegnato e appreso. Chi oggi, insegna questo importantissimo diritto? Nessuno.
Penso che non siano sufficienti gli anni per avere il diritto al voto, penso che nelle scuole, la scienza più importante dovrebbe essere una materia, chiamiamola: “Scienza del Cittadino[i]”.
Per gli altri che hanno finito gli studi, anche quelli più anziani, un bel libro da studiare a casa e un esame da superare “via internet”, altrimenti a casa.

Naturalmente, come ho già scritto, l’astensione dovrebbe diventare un voto vero e proprio previsto nella grafica della scheda elettorale http://votosilenzioso.blogspot.it/2012/11/la-scheda-elettorale-ha-una-grafica-non.html



[i] Chi non avrà la sufficienza in questa materia non potrà proseguire negli studi.

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