Ho risposto a una mia cara amica che mi ha espresso i suoi
dubbi e mi ha posto una domanda precisa.
“I miei dubbi: o l'obiezione di coscienza (il non-voto
silenzioso) provoca una profonda conversione di ciò contro cui si obietta, o ne
provoca semplicemente la fine... torniamo a prima della Costituente, a prima
della Resistenza, come se ci fossimo fermati al 25 luglio 1943?”
Ho risposto così.
“Penso a dopo la Costituente. Quello cui penso, è diverso
dall'astensione, infatti, è azione. E' quasi un partito, un movimento
ri-fondativo. Penso a un'attivazione prima delle elezioni. Più ci penso e più
mi convinco, che la scheda elettorale dovrebbe prevedere lo spazio per il
simbolo "Votosilenzioso", ma questo è un'ipotesi da approfondire.
In
"Votosilenzioso" non è previsto un leader ma un gruppo di Cittadini con
l'esperienza e la volontà per guidare il movimento.
Insomma, molti "portavoce" capaci di dialogare tra loro e
con gli altri - quelli la pensano diversamente - utilizzando il dialogo e i principi della Non-violenza.
Mi fermo qui perché l'ipotesi è complessa e va costruita insieme
a Cittadini che ci credono. Da solo è e resterà solo un sogno, che però mi sta
dando molta serenità e Libertà”.
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