Il nostro Paese non potrà mai risollevarsi con le elezioni, di
qualsiasi tipo esse siano: primarie, provinciali, regionali, comunali e
parlamentari. Sono più di cento anni, a parte gli intermezzi, che andiamo a
votare e non abbiamo ancora capito cosa significa Libertà e Democrazia. Credo
che tutti dovremmo riflettere su quello che siamo diventati come Cittadini, quello
che forse non siamo mai diventati.
Andare a votare è diventato come andarsi a confessare! Senza
aver mai fatto la prima confessione. Che è confessare il peccato mortale che
continuiamo a commettere andando a votare: la mancanza di rispetto nei confronti
del nostro prossimo. L’ingordigia e l’egoismo che ci spingono a votare partiti
che fanno, tutti nessun escluso, del male al Paese.
Dovremmo confessare la nostra pochezza, nel pensare che un
uomo possa risollevare un Paese.
Che cosa stiamo cercando un “guaritore”, uno “stregone”, un “napoleone”?
Dare il potere a uno significa perdere la
propria Libertà. Noi siamo la Democrazia, a noi e solo a noi, dobbiamo
attribuire la responsabilità della situazione in cui siamo, e noi solo noi
possiamo indicare la giusta direzione per riscattare il Paese.
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