martedì 22 gennaio 2013
Un'intervista radiofonica Del Professor Monti
Ho ascoltato alla radio, il Professor Monti a “28 minuti” di Paola Palombelli. Difficile intervistare un personaggio così complesso e criptico. Certo qualsiasi giornalista, si troverebbe imbarazzato di fronte a un luminare di questa levatura. La Dottoressa Palombelli ha fatto come il solito, il meglio, ma l’intervista non è stata assolutamente rassicurante e totalmente priva, non dico di promesse realizzabili, ma di possibili scenari un minimo rasserenanti. Ho trovato la critica mossa al PD per il suo “apparentamento” con il SEL, banale. Il PD, con tutte le critiche che si possono fare, è l’unico vero partito italiano. Un partito democratico che ha fatto le sue scelte. Per questo trovo scorretto che si utilizzino argomenti banali per aprirsi un varco o “ricatto”, per un futuro compromesso. Penso che ritenersi, come il Professore ha sostenuto, la punta avanzata di un paese che guarda troppo indietro, sia veramente eccessivo, infatti, se fosse veramente così, perché il Professor Monti, contornato dai suoi ministri, non ha colto l’occasione di dimostrarcelo quando i cittadini erano in un gran numero dalla Sua parte. C’è stato un momento in cui il Paese avrebbe applaudito qualsiasi iniziativa del presidente del consiglio, che invece si è limitato ad azioni, oserei dire “punitive” nei confronti dei cittadini più onesti, senza dall’altro lato realizzare, immaginare o regalare un po’ di speranza. Ha parlato di un’Italia provinciale, che la sua “discesa” in campo, dovrebbero portare a livelli più internazionali. Questo è condivisibile, il Paese è provinciale, ma è la classe politica che l’ha reso tale, in anni, volendo e perseguendo quest’obiettivo. “Scendendo” in campo il Professor Monti si è messo allo stesso livello degli altri. La Germania è stata fondamentale nella crescita del personaggio Monti come politico, il Professore ha escluso questo. Personalmente non posso sapere quale sia stato il ruolo della Germania, certo è che il futuro dell’Europa dipende da questo paese e l’Europa sicuramente è intervenuta pesantemente nelle vicende del nostro Paese, forse anche gli Stati Uniti, il mondo delle finanze e le banche, cioè i poteri che ci stanno governando.
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