Per cambiare bisogna avere il coraggio di parlare di
rivoluzione, non ci sono scelte, bisogna agire e combattere una rivoluzione
pacifica, diversa, creativa e Nonviolenta. Una rivoluzione concreta e
inflessibile contro tutto il sistema. Dobbiamo sconfiggerlo colpendo in alto,
ma con l'obiettivo di scendere poi in profondità dove risiedono la base e
l'origine del marcio. Solo con la disubbidienza più totale è possibile farlo.
Non possono esserci indecisioni, chi vota si compromette e chi partecipa come
"concorrente" è compromesso automaticamente. Grillo, Ingroia,
Giannino sono con e nel sistema, possono dire cose giuste e molte sarebbero
state tali se fossero rimasti fuori dal sistema, ora è troppo tardi, sono da
sconfiggere come gli altri, anzi più degli altri perché hanno aumentato le
variabili e quindi riconfermano l'intento di sostenere il sistema. Il sistema si
batte in modo alternativo e non dal suo interno. Astenersi scendendo in piazza
è l'unica possibilità. Per battersi con la Nonviolenza non si può essere vili e
non si deve accettare compromessi. Disubbidire è disubbidire!
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