"Là dove la lotta è stata
soffocata o sopita, è sempre cominciato il ristagno cui è seguita la decadenza
di uno stato o di un'intera civiltà" (Norberto Bobbio, Liberalismo
e Democrazia).
Il nostro Paese, secondo me, sta
vivendo questa situazione. Ci siamo assopiti, grande responsabilità di questa
situazione si deve ai mezzi di comunicazione, che hanno chiuso la nostra
attenzione e tolto il piacere di partecipare.
Un'oligarchia decadente, in questi
anni, ha avuto un enorme spazio per esprimersi. I talk show, ma non solo, hanno
rinforzato e appoggiato quest’oligarchia.
Per chi non è partecipe, ci sono
poche possibilità per capire quello che succede e così non rimane che il
“brontolio” e il disinteresse.
In questi vent’anni abbiamo
assistito a una campagna elettorale mai conclusa, i talk show, anche quelli
meglio confezionati, si sono basati e sono basati solo sul confronto o più
precisamente sono sempre alla ricerca dello scontro come spettacolo. Tutto è diventato
una gara al protagonismo, a chi la dice più grossa, a chi la inventa meglio, a chi
insulta di più. Questo per i Cittadini è stato ed è devastante.
Chi appartiene a quest’oligarchia
parla di cosa promette o pensa quello che è meglio per lui, ma nessuno fa
valutazioni di fattibilità, nessuno ha un piano, nessuno ha degli obiettivi valutabili
e controllabili nel tempo. Raccontano quello che fa comodo a loro, alcuni
rappresentano piéces teatrali vere e proprie.
Anche il Governo Monti, formato da
professori bocconiani, banchieri ed esperti della legge e della finanza, non è
riuscito a stendere un semplicissimo piano di marketing.
Il giorno del voto si avvicina e voi
volete, in questa situazione confusa, andare a mettere una crocetta su quello
che non avete capito? Uscendo poi sereni e sicuri di aver fatto il vostro
dovere, come cantava l’acuto Giorgio Gaber?
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