Oggi il voto è svuotato e per questo ci sarebbe l'occasione di riscoprire il senso che dovrebbe avere. Mai come oggi l'astensione è così vicina al voto e viceversa. Infatti, nell'attuale panorama, entrambe non avranno nessun peso. Il futuro dello Stato poggia sull'immobilismo delle posizioni e sulla mancanza di proposte realmente valide. Inoltre, la realtà supera il pensiero di qualsiasi Cittadino, sia esso democratico o meno, di destra o di sinistra, progressista o conservatore. Stiamo per assistere ad una campagna senza contenuti e senza soluzioni. Assisteremo già prostrati dalle ingiuste "tasse montiane" alle promesse irrealizzabili di partiti, partitini e movimenti. Assisteremo a programmi televisivi, talk show, leggeremo i giornali, ascolteremo le radio, con una rabbia sempre meno latente. Anche Internet, seguito più dai giovani non sposterà questo dato di fatto. L'unica cosa certa è che la democrazia è morta, almeno per il momento. Solo collaborando si potrebbe uscire da questa situazione, dove le parole Italia, Repubblica, Patria dovrebbero appartenere e unire tutti e essere utilizzate solo da noi Cittadini offesi, tutti nessuno escluso, dai nostri egoismi e da quelli delle nazioni nostre sorelle. L'apertura, la disponibilità verso tutti e tra tutti è vita, è migliore vita perché aperta ai valori della Giustizia e della Libertà.
venerdì 21 dicembre 2012
Uniti
Mai come in questo momento il pensiero di molti italiani potrebbe essere unito. Le logiche e i patrimoni culturali di opinioni diversissime si incontrano in un punto: la ricerca di una vera democrazia basata sull'onestà e il bene di tutti. Mai come in questo momento il Paese avrebbe l'occasione di riscattarsi. Infatti, sembra questo, un periodo confuso e senza futuro, o addirittura quello della rovina. Questa potrebbe anche non essere la realtà o nasconderne una positiva. Penso che la Provvidenza stia offrendo a tutti la possibilità dell'incontro.
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