Abbiamo la possibilità di scegliere il futuro del nostro
Paese. Sono sicuro che sia possibile, ma abbandonando definitivamente la strada
seguita sin qui.
E’ evidente che qualsiasi programma deve misurarsi con due
ostacoli insormontabili:
1. La
situazione delle finanze pubbliche impedirà la sua realizzazione;
2. la
domanda non potrà essere stimolata perché è soffocata dagli impegni europei,
con dirette conseguenze
sulle Finanze Pubbliche.
Tutti i programmi che in questi giorni ho letto dei diversi
partiti o persone, sono solo delle proposte, oserei dire delle speranze basate
sul nulla.
Infatti, un programma dovrebbe avere degli obiettivi, una
strategia per poterli realizzare, delle indicazioni dei mezzi finanziari
necessari per raggiungerli e infine un’indicazione dei tempi necessari per
finalizzarli.
Per stendere un programma in tal senso, non occorrono molte
parole, a me mancano i dati, ma questo non mi impedisce di stendere delle linee guida, insomma
una strategia che sia il più semplice possibile e comprensibile da tutti i
Cittadini e poi, un domani, chiedere a degli esperti di riempirla con i dati scientifici ed
economici necessari, compresi i tempi per realizzare il tutto.
Linee Guida
OBIETTIVO
Il principale e fondamentale obiettivo è
ridare speranza ai Cittadini. La speranza nel futuro richiede il cambiamento
di tutti.
STRATEGIA
Il diritto al lavoro, allo studio e alla salute sono prioritari. Qualsiasi Stato
degno di questo nome ha senso, se non si regge su questi fondamentali diritti.
A. Per rilanciare il lavoro bisogna individuare le aree in
cui il Paese può diventare concorrenziale, come ad esempio:
1. il
turismo, con tutto quello che esso comprende, ma soprattutto badando al
rilancio del patrimonio culturale;
2. La
produzione agricola e alimentare, che già ora primeggia nel Mondo;
3. La
piccola e media impresa capace, già ora di sviluppare creatività e che quindi ha le risorse già da ora per entrare in segmenti di
mercato trascurati o malamente coperti dalla grande industria;
4. la
creatività vista nella sua visione più ampia del termine;
5. la
capacità dei nostri scienziati, che è riconosciuta in tutto il Mondo,
valorizzandola e utilizzandola per sviluppare nuovi beni e servizi o migliorando quelli esistenti.
Queste sono delle ipotesi dettate dal buon senso,
sicuramente è inutile disperdersi in attività che non possono creare risorse,
bisogna individuarne delle nuove e per farlo è indispensabile una classe dirigente,
intelligente, creativa, disposta al rischio e quindi, pronta a mettere in gioco
il proprio patrimonio economico, evitando di disperderlo nei “paradisi
fiscali”.
B. La scuola e le università sono fondamentali, solo con la
cultura e la scienza è possibile individuare nuove attività che preparino il
Paese alla competitività del mercato globale. Bisogna ridare dignità agli
insegnanti e ai professori, in modo che possano coprire la loro fondamentale
missione con entusiasmo. Con una scuola rigenerata e con docenti gratificati sarà più facile dare speranza ai giovani.
C. Lo Stato deve garantire le cure e l’assistenza ai suoi
Cittadini. Un Paese privo di questo diritto è vuoto. Abbiamo uno dei migliori
sistemi sanitari al mondo, sarà necessario individuare il miglio modo per
mantenerlo tale. Un Cittadino in buona salute è una garanzia per il futuro. Un
anziano che vive dignitosamente ne è il fiore all’occhiello.
D. Gli obiettivi andranno raggiunti con un piano
pluriennale, condiviso da tutti: partiti, sindacati e lobbie, anche quelle escluse. In una Democrazia
parlare di vincitori e vinti è un errore. Ci deve essere chi ha la
responsabilità di guidare, per un determinato periodo, il Paese e chi deve controllare che tutto proceda nel modo giusto. Un Piano Pluriennale può
raggiungere i risultati annullando gli “stop & go” che dalla nascita della
Repubblica ci sono stati.
EVIDENZE A SUPPORTO
Saranno anni difficili, ma diversamente da quello che ci
è stati chiesto sino ad ora, saranno chiari sin dall’inizio, perché illuminati da obiettivi.
E’ indispensabile perché il piano abbia successo, che
l’onestà diventi il patrimonio culturale di tutti. La giustizia dovrà essere
inflessibile con chi ruba allo Stato. Chi ruba allo Stato perderà
automaticamente la cittadinanza, con tutto quello che consegue.
TEMPI
Ci vorranno molti anni, ma se ai Cittadini risultasse chiaro il
percorso da fare, potrebbero finalmente condividere la vita del loro Stato,
cosa che sino ad ora non è mai stata fatta.
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